Lo stabilimento della risiera di San Sabba nel 1965 è divenuto monumento nazionale. La risiera all’inizio fu utilizzata come prigione per i militari italiani, per divenire a partire dall’8 settembre del 1943, un centro di smistamento per le deportazioni verso i campi di concentramento in Germani e in Polonia. La struttura divenne anche un magazzino dove venivano incamerati i beni dei prigionieri, spogliati dei loro averi. Infine fu attivato un forno crematorio nel vecchio essiccatoio, ove trovarono la morte un numero impressionante di persone, fra ostaggi, partigiani, ebrei e politici. Nel 1975 fu aperto al suo interno il Civico Museo di San Sabbia, dove sono raccolti cimeli e documenti, ampliandosi soprattutto con donazioni private della comunità ebraica triestina.
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