STORIA

DELL'EMILIA ROMAGNA


L’Emilia Romagna è da sempre una zona propensa all’attrazione dei popoli, grazie alla conformità del territorio, infatti troviamo insediamenti Paleolitici fra Imola a Forlì, mentre nel Reggiano troviamo i resti di alcune capanne risalenti al Neolitico. Durante l’età del ferro fu fondata la civiltà villanoviana (soprattutto nei pressi di Bologna). Una vera e propria istituzione si ebbe con l’arrivo degli Etruschi nel VI sec. i quali si spinsero sino alle rive del Po. Grazie alla via Emilia la regione vide sorgere importanti centri economici come Cesena, Modena , Parma e Piacenza, mentre sulle colline grande importanza ebbe Marzabotto. Importanti furono anche i suoi porti: Spina, Adria, Ravenna e Rimini. Successivamente nel IV sec a.C. ci fu l’invasione da parte dei Celtici, e solo nel III i Romani riuscirono ad impossessarsi della regione, dandole grande slancio economico. Del passaggio dei Romani si possono ancora ammirare l’arco di augusteo e l’anfiteatro di Rimini, parte dell’acquedotto bolognese, e le rovine di Velleia nell’Appennino piacentino. I monumenti tardo romani di Ravenna come i mausolei di Galla Placidia e Teodorico, e il Battistero degli ortodossi, sono un incontro tra l’arte classica e quella bizantina, le città con maggiori resti romanici sono Piacenza, Parma, Modena, Nonantola.
La posizione geografica della regione ha fatto sì che nei secoli fosse teatro anche di scontri e battaglie sanguinose. Augusto ne fece una sua VIII regione, grazie ai centri urbani come: Forlì, Imola, Faenza, Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma…
Nel V sec. d.C. Onorio trasportò la capitale a Ravenna, che divenne il nuovo centro dell’Impero d’Occidente. Con l’invasione longobarda, la regione fu divisa in due parti, una comprensiva delle città di Modena, Parma Piacenza, l’altra con Bologna e Ravenna. Dal 1278 fu ceduta alla chiesa. Durante il periodo dei comuni, Modena, Reggio, Piacenza e Bologna ebbero un grande sviluppo, grazie alle rotte commerciali, i ducati che comunque si contrapposero nella regione furono quelli di: Parma - Piacenza e Guastalla e dall’altra parte Modena – Reggio - Mirandola, tutto il resto del territorio era di proprietà papale. Successivamente in questi comuni vennero insidiate le signoria dei D’Este e dei Farnese, seguiti dai Borboni e da Maria Luisa (moglie di Napoleone). Nel XV sec. le corti chiamarono molti artisti. Nel 1860 la regione si unì al regno d’Italia. Con lo scoppio della seconda guerra mondiale si ha una distruzione di tutte le vie di comunicazioni, strade, ponte e ferrovie, i maggiori danni furono soprattutto nella zona bolognese e del modenese. Fu poi occupata dai tedeschi, e fu anche la regione che alla resistenza diede il maggior input.