Il lago della Ninfa di Sestola si trova a circa 1500 metri di quota, arrivarci è molto facile, in quanto le indicazioni da Sestola sono ben visibili, una volta giunti a destinazioni troverete lungo tutta la strada una serie di parcheggi coperti dall'ombra della pineta. L'area è attrezzata con una seggiovia per la risalita per gli impianti sciistici, oltre a tutta una serie di attrezzature per il divertimento fra gli alberi, come le carrucole, lo slittino che scende a picco giù per il pendio su monorotaia, il percorso dei quad, gli scivoli con i gommoni e i gonfiabili. La zona nel periodo estivo è frequentata anche da biker che salendo con la seggiovia scendono in picchiata lungo i crinali delle vette .
Qui sono presenti due rifugi che nel periodo estivo sono attrezzati per grigliate all'aperto, mentre durante la stazione invernale sono frequentati dagli sciatori che dal Cimone discendono lungo le diverse piste.
Il lago è circondato da una leggenda, che vede protagonista un cacciatore e la Ninfa del Lago. Un giorno il cacciatore passando per il Lago vide dall'altra parte una splendida ragazza dagli occhi verdi smeraldo, egli subito ne rimase folgorato a tal punto da impazzire d'amore. Egli corse dall'altra parte del lago, ma non fece in tempo, in quanto la ragazza di era già dileguata. Più volte il cacciatore passò dal lago e ogni volta la ragazza era là , ma ogni volta non riusciva mai a raggiungerla. Il povero ragazzo iniziò a cercarla fra i boschi chiedendo ad ogni persona che incontrava se avesse visto questa splendida ragazza. Tutti coloro che incontrò lo misero in guardia da quella ragazza stregata, in quanto non era umana, ma una Ninfa molto cattiva e malvagia. Il cacciatore non volle credere a quelle parole e continuò nella sua ricerca disperata, fino a quando un giorno dall'altra parte del lago ricomparve la ragazza misteriosa, a quel punto straziato dal profondo del cuore le urlò a pieni polmoni il suo amore. La ragazza si arrestò, lentamente si voltò e con lo sguardo creò sul lago un ponte di ghiaccio sino alla riva opposta. Il cacciatore colto da un tuffo al cuore corse dalla sua amata, ma arrivato a metà della traversata, la ninfa fece svanire il ponte di ghiaccio e lo sventurato cacciatore piombò nelle acque gelide del lago, nel punto più profondo annegando. La ninfa dopo il gesto maligno, fu colta dal senso di colpa, tanto che i suoi occhi si rattristirono e volle punire il suo gesto cercando la morte anche lei in quelle acque, verdi smeraldo come i suoi occhi.
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