COMUNE DI RIOLO TERME

La città di Riolo Terme si trova lungo la strada che da Imola giunge a Faenza attraversando le colline, Riolo Terme è rinomata per le sue acque termali, le cui proprietà erano già conosciute al tempo dei romani. I primi insediamenti umani su questa terra risalirebbero al Neolitico, per poi divenire territorio degli Etruschi ed in fine divenire parte dell’Impero Romano e risplendere di magnificenza, negli scavi circostanti furono rinvenute abitazioni patrizie. Con la caduta dell’Impero Romano la città cadde in declino, si dovette attendere il Medioevo quando fu eretta nelle vicinanze la Badia di San Pietro in Sala per mano dei Benedettini e successivamente le terre di Riolo furono messe sotto la protezione del Castello di Laderchio, che diede inizio alla costruzione della torre cittadina. Nel XIV sec. iniziò invece la edificazione della Rocca, tale baluardo difensivo diede impeto alla realizzazione di un borgo circostante, che portò prosperità. Nel ‘400 invece iniziarono le prese di mano dei vari signori del tempo, sino ad arrivare ai Manfredi di Faenza, per poi passare nel secolo successivo sotto i territori della famiglia Borgia, che la spogliarono di ogni autonomia, inglobandola alla città di Imola. Bisognerà attendere il Risorgimento perché la cittadina riacquisti la sua libertà.
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La Rocca Sforzesca fu costruita dai Bolognesi nel ‘300 per controllare i propri confini, la quale fu rimaneggiata nei secoli successivi. La rocca presenta ancora oggi le sue caratteristiche architettoniche militari per la difesa contro le armi del tempo, lo si denota anche dai poderosi torrioni che la circondano, assieme al fossato. A stemperare il rigore architettonico militare, ci pensano le merlature sovrastanti il perimetro della struttura. Sul finire del XX sec. la giunta Comunale decise per la ristrutturazione del complesso e destinarlo ad un uso commerciale e museale, infatti oggi al suo interno si trovano: Centro Documentazioni della Vena del Gesso, uno spazio espositivo per mostre d’arte temporanee e programmi enogastronomici, oltre al Museo del Paesaggio dell’Appennino.

Oggi nella Rocca sono esposti i reperti storici rinvenuti durante gli scavi nella cittadina, risalenti al periodo Preistorico e all’età del Bronzo. Alla sezione museale se ne aggiunge una cavalleresca e quella dedicata a Caterina Sforza. È stato anche inserito, come piano didattico, il Museo del Paesaggio Appenninico Faentino, dove il visitatore impara a conoscere il territorio attraverso il materiale illustrativo e multimediale.