L'edificio sacro fu edificato sul finire della prima metà del '500 e
successivamente rimaneggiata, ed oggi appare con due facciate, una che
da sulla piazza principale, la quale presenta 7 fornici e una sezione di
esedre che culminano nel timpano ove si trova il bassorilievo
raffigurante la Madonna con Babino fra angeli, il quale è sormontato da
cinque guglie. La facciata successiva, nascosta da quella appena
descritta, si apre con tre portali, che danno accesso all'interno è a
navata unica sormontata da volte a botte, mentre ai due lati si aprono
in prospettiva tre cappelle.
Il
Palazzo Bentivoglio, che si affaccia sulla omonima piazza, fu edificato
sul finire del '500 per volere di Ippolito Bentivoglio, il cui progetto
edilizio prevedeva la realizzazione del palazzo inglobando al suo
interno la casa primaria della famiglia. Adiacente al palazzo, nell'ala
nord, fu realizzato nel '700 il teatro "Principe" in stile barocco su
tre ordini di palchi. Nel XX sec. il teatro fu abbattuto per erigerne
uno nuovo di maggiori dimensioni.
Il
palazzo in precedenza presentava dimensioni maggiori rispetto quelle
attuali, i lati raggiungevano la lunghezza di 90 metri e ai
quattro angoli si ergevano altrettante torri. Nel '700 il palazzo fu
venduto al Comune di Gualtieri che ne demolì gran parte della struttura
per ricavarne materiale da utilizzare per il contenimento delle acque
del Po. Purtroppo a causa dell'incuria e degli utilizzi successivi della
struttura come granaio, scuola, ospedale etc... ne compromisero
gravemente le decorazioni interne.
Tuttavia
sono rimasti visibili agli occhi del visitatore gli affreschi che
rivestono le pareti delle celebri stanze poste al primo piano:
Oggi le sale del Palazzo Bentivoglio sono utilizzate per mostre temporanee e conferenze, come la Sala dei Falegnami, nella quale è presente solamente la raffigurazione sul soffitto della allegoria della "Buona Sorte", questa sala prima del recupero era stata adibita a falegnameria. Nella seconda metà del '700 iniziarono i lavori per la costruzione del Teatro Comunale: "Teatro Principe" in stile barocco, questo però fu demolito agli inizi del '900 per fare spazio a un nuovo teatro.
La Torre Civica del Comune di Gualtieri fu ultimata agli inizi del '600; la torre si affaccia sulla piazza principale del Comune e presenta una forma parallelepipeda in sezioni a scalare, dove nella sezione centrale è incastonato l'orologio, mentre il basamento della struttura è sorretto dal portico, attraverso il quale si accede ad una delle vie principali di Gualtieri. La torre termina con un lanternino di forma ottagonale dove è collocata la cella campanaria, sormontata da una cupola, sopra la quale fu collocata la banderuola segna vento.
Villa Torello Malaspina Guarienti fu edificata su quello che si pensa fossero le fondamenta
del castello del Vescovo di Parma. Nel '500 la Villa divenne una
proprietà della famiglia Torello, per essere successivamente ceduta ai
Malaspina nei primi anni dell'800 ed infine agli attuali proprietari,
ovvero alla famiglia Guarienti.
L'impianto
originale dell'edificio era a base rettangolare elevata su due
livelli, ma nel corso dell'800 furono approntate una serie di modifiche,
fra cui l'innalzamento di un piano, il cambiamento simmetrico della
struttura originale fu in oltre azzerato, in quanto le due ali laterali
vennero pareggiate al corpo principale, mentre il lato di sinistra fu
allungato a formare una "L" e fu aggiunto un timpano a coronamento della
facciata principale, dove si trova il portale sopraelevato composto da
due colonne reggenti un cornicione in stile neoclassico.
Tra
i Monumenti sorti nella cittadina di Gualtieri ricordiamo il Palazzo
Bentivoglio che si affaccia sulla omonima piazza di forma quadrangolare, assieme
alla Collegiata di Santa Maria della Neve, la Torre Civica e la Casa
della Comunità .
Piazza Bentivoglio fu realizzata sul finire del '500, i cui lati misurano 96 metri e su tre di questi si susseguono
i portici sormontati da coperture a campate.
La pavimentazione originale della piazza era composta da un lastricato
di mattoni posati a spina di pesce, ciò che resta di quel tempo è emerso
in uno scavo adiancente il palazzo Bentivoglio.
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