COMUNE DI GUALTIERI

Il Comune di Gualtieri fu abitato a partire sin dalla Preistoria, durante l'Età del Ferro, per vedere affiorare il primo centro cittadino si dovranno attendere gli Etruschi. Tuttavia la vera fondazione di Gualtieri risale ai Longobardi nel VII sec. d.C. lì dove oggi si trova la piazza intitolata a Felice Cavallotti. La città fu di diversi signori, fino a quando non divenne possedimento dei Signori d'Este nella seconda metà del '400 e nel 1567 la città fu donata al luogotenente Cornelio Bentivoglio. Successivamente all'annessione al Regno d'Italia la città crebbe e si espanse, tuttavia dopo la grande Guerra non furono terminati i disastri, dopo la furia dell'uomo, si abbattè sulla città quella della natura, con lo straripamento del fiume Po il 15 Novembre del 1951, quando le acque del grande fiume arrivarono a lambire il palazzo Bentivoglio.
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L'edificio sacro fu edificato sul finire della prima metà del '500 e successivamente rimaneggiata, ed oggi appare con due facciate, una che da sulla piazza principale, la quale presenta 7 fornici e una sezione di esedre che culminano nel timpano ove si trova il bassorilievo raffigurante la Madonna con Babino fra angeli, il quale è sormontato da cinque guglie. La facciata successiva, nascosta da quella appena descritta, si apre con tre portali, che danno accesso all'interno è a navata unica sormontata da volte a botte, mentre ai due lati si aprono in prospettiva tre cappelle.

Il Palazzo Bentivoglio, che si affaccia sulla omonima piazza, fu edificato sul finire del '500 per volere di Ippolito Bentivoglio, il cui progetto edilizio prevedeva la realizzazione del palazzo inglobando al suo interno la casa primaria della famiglia. Adiacente al palazzo, nell'ala nord, fu realizzato nel '700 il teatro "Principe" in stile barocco su tre ordini di palchi. Nel XX sec. il teatro fu abbattuto per erigerne uno nuovo di maggiori dimensioni.
Il palazzo in precedenza presentava dimensioni maggiori rispetto quelle attuali, i lati raggiungevano la lunghezza di 90 metri e ai quattro angoli si ergevano altrettante torri. Nel '700 il palazzo fu venduto al Comune di Gualtieri che ne demolì gran parte della struttura per ricavarne materiale da utilizzare per il contenimento delle acque del Po. Purtroppo a causa dell'incuria e degli utilizzi successivi della struttura come granaio, scuola, ospedale etc... ne compromisero gravemente le decorazioni interne.

Tuttavia sono rimasti visibili agli occhi del visitatore gli affreschi che rivestono le pareti delle celebri stanze poste al primo piano:

  • Sala dei Giganti alle cui pareti sono raffigurate alcune scene della Gerusalemme Liberata tratte dai racconti di Tarquato Tasso, mentre lungo tutto il perimetro scorre un fregio con ventidue allegorie; compaiono in oltre: talomoni e gli stemmi della famiglia Bentivoglio. Questo ambiente si trova nella sezione centrale del palazzo, il quale un tempo era sormontato da un soffitto a cassettoni oggi scomparso.
  • La Sala dell'Eneide prende il nome dal ciclo degli affreschi che ne decorano le pareti, questa era l'anticamera alla cappella privata sormontata da una volta con al centro l'immagine della Vergine, mentre ai lati si trovano 8 riquadri con ritratte scene della vita della Madonna.
  • Nela Sala di Giove sono rappresentate storie romane, il fulcro centrale della narrazione è la nascita di Roma, da qui dipartono altre sezioni istoriate ispirate a Ercole e al padre degli Dei. Il soffitto presenta ancora oggi una decorazione a casettoni intagliati.
  • Nella Sala di Icaro si raffigurate le storie dei Re di Roma, mentre al soffitto è possibile ancora ammirare la raffigurazione della caduta di Icaro. Questa Sala ospita la mostra permanente della donazione "Umberto Tirelli", la quale si compone di alcuni costumi di scena, oltre a opere di diversi artisti. Umberto Tirelli fondò a Roma il suo Atelier di moda per la realizzazione di costumi di scena, egli lavorò per importanti registi e fu fornitore ufficiale dei costumi per "La Scala" di Milano. Alcuni pezzi oggi sono in mostra al Louvre di Parigi e a Palazzo Pitti di Firenze.

Oggi le sale del Palazzo Bentivoglio sono utilizzate per mostre temporanee e conferenze, come la Sala dei Falegnami, nella quale è presente solamente la raffigurazione sul soffitto della allegoria della "Buona Sorte", questa sala prima del recupero era stata adibita a falegnameria. Nella seconda metà del '700 iniziarono i lavori per la costruzione del Teatro Comunale: "Teatro Principe" in stile barocco, questo però fu demolito agli inizi del '900 per fare spazio a un nuovo teatro.

La Torre Civica del Comune di Gualtieri fu ultimata agli inizi del '600; la torre si affaccia sulla piazza principale del Comune e presenta una forma parallelepipeda in sezioni a scalare, dove nella sezione centrale è incastonato l'orologio, mentre il basamento della struttura è sorretto dal portico, attraverso il quale si accede ad una delle vie principali di Gualtieri. La torre termina con un lanternino di forma ottagonale dove è collocata la cella campanaria, sormontata da una cupola, sopra la quale fu collocata la banderuola segna vento.

 

Villa Torello Malaspina Guarienti fu edificata su quello che si pensa fossero le fondamenta del castello del Vescovo di Parma. Nel '500 la Villa divenne una proprietà della famiglia Torello, per essere successivamente ceduta ai Malaspina nei primi anni dell'800 ed infine agli attuali proprietari, ovvero alla famiglia Guarienti.
L'impianto originale dell'edificio era a base rettangolare elevata su due livelli, ma nel corso dell'800 furono approntate una serie di modifiche, fra cui l'innalzamento di un piano, il cambiamento simmetrico della struttura originale fu in oltre azzerato, in quanto le due ali laterali vennero pareggiate al corpo principale, mentre il lato di sinistra fu allungato a formare una "L" e fu aggiunto un timpano a coronamento della facciata principale, dove si trova il portale sopraelevato composto da due colonne reggenti un cornicione in stile neoclassico.

Tra i Monumenti sorti nella cittadina di Gualtieri ricordiamo il Palazzo Bentivoglio che si affaccia sulla omonima piazza di forma quadrangolare, assieme alla Collegiata di Santa Maria della Neve, la Torre Civica e la Casa della Comunità.
Piazza Bentivoglio fu realizzata sul finire del '500, i cui lati misurano 96 metri e su tre di questi si susseguono i portici sormontati da coperture a campate.
La pavimentazione originale della piazza era composta da un lastricato di mattoni posati a spina di pesce, ciò che resta di quel tempo è emerso in uno scavo adiancente il palazzo Bentivoglio.