COMUNE DI GUASTALLA

I ritrovamenti fatti sul territorio del Comune di Guastalla hanno dato esito positivo al fatto che questo territorio fosse già abitato ancora prima dell'arrivo della popolazione Etrusca. Tuttavia fu solo con la dominazione Longobarda che iniziò ad accresceere la sua importanza, in quanto fu donata con atto scritto dall'Imperatore Ludovico II alla moglie Angilberga. Attorno al X sec. Gualtieri fu sotto il controllo dei territori Matildici. Nel XV sec. Guastalla fu governata dai Signori Torelli, i quali iniziarono la costruzione del palazzo nobiliare e l'interna città si trasformò per accogliere la corte. Nel XVI sec. la città fu comprata da Ferrante Gonzaga con l'intento di trasformarla nella città nella quale rispecchiare la sua potenza e rango nobiliare. Fu un periodo di grande sfarzo per la città, da qui passarono grandi menti e artisti come il Guercino, ma anche Tasso e il Guarini. La città fu resa inespugnabile grazie alla costruzione di possenti mura, le quali furono erette a formare una stelle a sette punte, a simboleggiare il sortilegio magico di protezione. La forma a stella si può ancora oggi ammirare osservando dall'alto la città attraverso gli scatti effettuati dai satelliti.
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Tuttavia il tempo dello splendore era destinato al declino. Sul finire del '600 infatti le truppe Spagnole attaccarono la città e ne distrussero le mura. Divenne un possedimento della casata dei Borboni, per passare durante l'epoca Napoleonica a territorio del Ducato di Parma e Piacenza, governato dall'allora Maria Luigia.
Anche se nel '900 inizia la svolta industriale, queste terre restarono legate alla tradizione e alla terra, questo ha permesso oggi di esportare in tutto il mondo i prodotti tipici come il Parmigiano Reggiano e i salumi.
Il centro cittadino è identificato con Piazza Mazzini, sulla quale si affacciano i più importanti edifici della città: Il Palazzo Ducale dei Gonzaga, la Cattedrale di San Pietro Apostolo e il cinquecentesco palazzo del Municipio.

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La Cattedrale o Duomo di Guastalla fu per un certo periodo sede della Diocesi, la quale fu unita a quella di Reggio Emilia nel 1986. I lavori della realizzazione della Cattedrale iniziarono nella seconda metà del '500, durante la Signoria dei Gonzaga, il progetto iniziale fu disegnato da Capriani, per poi essere modificato nel corso del tempo, sino ad arrivare al XVII sec. fase temporale in cui la Cattedrale mutò in stile barocco.

Il fronte del Duomo è incastonato fra due celle campanarie, culminanti con due guglie, mentre la facciata è suddivisa in tre sezioni mediante due cornicioni, la prima è suddivisa da lesene terminanti in capitelli, le quali racchiudono i tre fornici, che conducono al pre-portico dal quale si accede all'interno del tempio, ai lati si trovano due nicchie nelle quali si collocate le statue raffiguranti gli apostoli Pietro e Paolo. La sezione successiva è adornata da un parapetto, oltre il quale è collocata la statua raffigurante la Madonna con Bambino fra Santi. L'ultima sezione è dedicata al timpano, nel quale è incastonato il quadrante dell'orologio. Attualmente l'edificio è in fase di restauro a seguito del terremoto che ha colpito l'Emilia nel Maggio del 2012.

Il Palazzo Ducale fu realizzato sulle fondamenta del precedente edificio di proprietà della famiglia Torelli. Il palazzo fu progettato dal Volterra su commissione dei Gonzaga che prese il potere su Guastalla nel XVI sec. La struttura fu modificata nel corso del tempo, ma con l'avvento di Ferrante II tali operazioni furono più incisive, il quale volle affrescare il palazzo al pari di una reggia. Successivamente alla caduta della famiglia Gonzaga il palazzo passò ai Borboni, per poi essere acquistato da un industriale che ne modificò la strattura interna, applicando uno stile Liberty. Soltato sul finire del XX sec. il Palazzo fu acquisito dal Comune di Guastalla, il quale decise di destinare questi ambienti al Museo della Città. Il Palazzo si eleva su due piani e termina con un cornicione che scorre lungo il perimetro dell'edificio, a piano terra si aprono due portali adornati da arcate, che conducono verso il cortile interno, il quale oggi si presenta coperto da una struttura in vetro e acciaio, volgendo lo sguardo verso l'ultimo piano l'attenzione è attratta dalla balconata che segue tutto il perimetro. La struttura architettonica del porticato è composta da una sessione di tre arcate per ciascun lato, un tempo totalmente affrescate. A destra dell'ingresso principale si apre la scalinata che conduce verso il piano nobile, adornata da due gruppi scultorei.