COMUNE DI UDINE

La provincia di Udine si divide a metà fra la pianura che scende verso la Laguna di Marano e Grado, mentre al nord si trova la catena montuosa delle Alpi Carniche, confine naturale con l’Austria, dove le vette raggiungono i 2700 metri: Monte Coglians (2780 m.), Mangarant (2677 m.), Monte Canini (2587 m.), Creta Verde (2520 m.) e Monte Bivera (2473 m.).
Il corso d’acqua più importante è il Tagliamento, il quale funge da confine naturale con la provincia di Pordenone, mentre verso la sezione finale sino alla foce del fiume sancisce la divisione del regione Veneto e la provincia di Venezia. Sono suoi affluenti: Lumiei, Degano,Chiarso, But, Pontebbana, Dogna, Fella e Resia. Questi affluenti scendono tutti dalla catena alpina. Altri corsi d’acqua che solcano la provincia sono: Stella, Cormor (che attraversa la città di Udine, Natisone che si getta nelle acque del fiume Isonzo che percorre un tratto a confine con la provincia di Udine prima di deviare totalmente e gettarsi nel Golfo di Panzano.
Celebre nella provincia di Udine, come località turistica balneare, è Lignano Sabbiadoro, la quale si affaccia sulla Laguna di Marano a ridosso dell’isola di Sant’Andrea.
 
 

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La città di Udine era già abitata a partire dalla preistoria, nel medioevo crebbe di importanza grazie alla concessione nel XIII sec. del mercato e diversi privilegi fiscali, a scapito della decadenza di due importanti città come Aquileia e Cividale. Il secolo successivo fu caratterizzato da scontri con le potenze vicine, come i conti di Gorizia, per divenire successivamente dominio della Serenissima, fino al ‘700, quando nel XIX sec. passò in mano agli Austriaci e ai Francesi, ed infine nel 1866 divenne parte del Regno d’Italia. Con la fine della seconda guerra mondiale la città di Udine conobbe una notevole espansione al di fuori di quelli che erano i confini cittadini, un tempo delimitati dalle mura abbattute nel corso dell’800. Agli inizi del ‘900 la città di Udine fu eletta capoluogo della regione Friuli, per poi passare lo scettro a quella di Trieste.

Il clima di Udine è di tipo continentale temperato, con inverni freddi ma non da considerarsi alla stregua delle temperature Padane, ed estati calde. Le piogge sono sparse durante tutto il corso dell’anno, tale attività atmosferica le è valso la denominazione della città più piovosa d’Italia. Diversamente, sono meno frequenti le precipitazioni nevose.

La provincia di Udine è un croce via per i trasporti e il turismo verso l’Austria e la Slovenia, ciò nonostante è anche un importante centro terziario dove a farla da padrone è il settore dei servizi, oltre al polo universitario. Il settore del terziario si è molto ingrandito, grazie alla presenza di molti centri commerciali, che hanno preso piede a scapito della grande industria, che ha lasciato il posto alla medio piccola impresa, strettamente legata all’artigianato e alla manifattura.

Il duomo di Udine fu iniziato nel ‘200 e terminato nel secolo successivo edificato in stile neo-gotico e intitolato a Santa Maria Maggiore. Nel ‘900 furono aggiunti alla facciata il protiro sovrastate il portale della redenzione adornato da un arco a sesto acuto, nel quale sono raffigurate le scene dell’adorazione dei magi, la crocefissione e la resurrezione; ai lati sono presente due alte monofore, mentre a completare la scenografica architettura ci pensano gli archetti pensili e la sezione sopra il portale di un finto portico. A sinistra del tempio si innalza per più di 40 metri il quattrocentesco campanile accanto al battistero, mentre sulla destra si trova l’oratorio della Purità che un tempo era stato edificato come teatro e successivamente recuperato nel XVIII sec. su progetto di Luca Andreoli.
Il tempio è realizzato su di una pianta a croce latina suddivisa in tre navate sorrette da pilastri, dal presbiterio si accede al Museo del Duomo, dove sono esposti arredi e paramenti sacri, oltre agli affreschi che adornano le stanze, come le storie della vita di San Nicolò di Vitale da Bologna.
All’interno del battistero si trova l’arca trecentesca dei santi Ermacora e Fortunato, l’opera è impreziosita da bassorilievi e sollevata da cinque figure quattro femminili ed una maschile.

La chiesa Santa Maria delle Grazie si affaccia su piazza I Maggio, uno dei più grandi slarghi della città di Udine. La chiesa quattrocentesca fu rielaborata durante il XVIII sec. da Giorgio Massari e nell’800 da Valentino Presani che gli hanno conferito l’aspetto attuale, con il pronao in stile neoclassico sorretto da quattro colonne, al quale si accede mediante una scalinata ove sono collocate le statue della Madonna e di San Filippo Benizzi. L’interno è composto da un’unica navata, dietro l’altare maggiore è collocata l’opera cinquecentesca di Luca Monteverde che raffigurò la Madonna con bambino fra santi, a questa si aggiunge il trecentesco crocefisso ligneo. Dal lato destro si accede al chiostro del monastero adiacente il tempio.

Il colle ove fu costruito il castello di Udine fu abitato già in epoca preistorica, ed usato al tempo dei romano come luogo di avvistamento. Il primo impianto del castello lo si rileva nel X sec. per concessione dell’imperatore Ottone II, purtroppo nel 1511 un violento terremoto rase al suolo la struttura, dovendola quindi ricostruire.
Il cinquecentesco edificio si trova ad un’altezza di più di 20 metri rispetto alla piazza sottostante, fu riedificato e alla ricostruzione partecipò anche Giovanni da Udine, il quale ideò la torretta dalla quale si dava l’allarme in caso di incendiò in città, e realizzò il salone del Parlamento della patria del Friuli, collocato al piano nobile. L’accesso al castello è permesso mediante una sezione di tre arcate poste nella facciata. Durante l’epoca del potere della Serenissima il castello fu la residenza delle grandi autorità del Friuli e del luogotenente Veneto, con la caduta di Venezia il palazzo fu utilizzato come carcere, tribunale e caserma. Oggi all’interno del castello trovano spazio: Museo archeologico, Galleria d’Arte Antica, Galleria dei disegni e delle stampe e il Museo Friulano della fotografia.
Accanto al Castello si erge la chiesa intitolata a Santa Maria, edificata nel XV sec. ma le sue fondamenta risalgono all’epoca paleocristiana. Accanto al tempio svetta il campanile cinquecentesco culminante in una cuspide adornata dal settecentesco Angelo Gabriele, che segna la direzione dei venti. L’interno è suddiviso in tre navate sorrette da pilastri, culminanti in altrettante absidi. La chiesa è collegata al castello adiacente mediante l’arco Grimani, mentre alla sinistra si trova la Casa della Confraternita di Santa Maria di castello.

La quattrocentesca loggia Lionello era la sede del Comune di Udine, realizzato in stile gotico veneziano su progetto di Nicolò Lionello. L’edificio è adornato da una sequenza alternata di fasce in pietra bianche e rosa, che si susseguono in tutto l’edificio. La struttura sopraelevata, si apre con un portico sorretto da arcate poggianti su colonne culminanti in capitelli, mentre tutt’attorno corre una balaustra con tre scalinate. La facciata che si affaccia su piazza Libertà è adornata da una balconata con apertura a trifore. Sul lato verso via Mercato Vecchio si trova un affresco raffigurante la Madonna con Bambino fra angeli. All’interno si trova la famosa sala Aiace, dove sono collocate le tele di Pomponio Amalteo e Francesco Floreani.

Il cinquecentesco palazzo Patriarcale è la sede vescovile della città di Udine, il quale fu risistemato e ampliato nel corso del ‘700 da Domenico Rossi, per questi lavori di ampliamento furono chiamati anche Giovanni Battista Tiepolo e Giovanni da Udine; fu il Tiepolo a realizzare nel salone d’ingresso la cacciata dal paradiso degli Angeli ribelli.
Al piano nobile è stato collocato il Museo d’arte Sacra, dove sono esposte opere che seguono un asse temporale a partire dal ‘200 sino al ‘700. Una scala a spirale conduce al piano della biblioteca Delfino dove sono custoditi codici, incunaboli, con più di 20.000 volumi, oltre a questo ambiente si trovano le stanze di rappresentanza: sala azzurra ove sono raffigurate scene evangeliche, sala gialla stuccata in oro con pavimenti ad intarsi, la sala rossa del tribunale ecclesiastico ove sul soffitto è raffigurato il Giudizio di Salomone e la sala dei ritratti dalla quale si accede alla cappella privata e alla Galleria degli Ospiti affrescata con scene sacre e bibliche.

Il quattrocentesco porticato Lippomano si trova subito dopo l’arco Bollani costruito dal Palladio nel XVI sec., dal quale si inizia la salita verso il castello

Il porticato di San Giovanni fu edificato nel XVI sec. racchiudendo all’interno la torre dell’orologio. Il porticato si compone da una serie di archi a tutto sesto poggianti su slanciate colonne, le quali lasciano uno slargo maggiore al centro dove è collocata la cappella di San Giovanni sormontata da una cupola, oggi divenuta tempietto in onore dei caduti in guerra. La cinquecentesca torre dell’orologio, realizzata su progetto di Giovanni da Udine, è inglobata alla sinistra del complesso sulla quale è collocato il Leone Marciano e culminate con due mori in rame che battono le ore, anticamente le sculture erano lignee.

Piazza Libertà è il centro cittadino di Udine, su di essa si affacciano il colle del castello, Palazzo del Comune e il Porticato di San Giovanni, oltre a due colonne reggenti una il leone di San Marco e l’altra la raffigurazione della giustizia, mentre a troneggiare è la statua di Ercole e Caco provenienti dal palazzo dei Torriani, che fu demolito nel ‘700. È in oltre presente una fontana cinquecentesca realizzata da Giovanni da Carrara.

 

Via del Mercato Vecchio a Udine era la via dove nel ‘200 si effettuava il mercato cittadino, questa strada ha preso il posto della cinta muraria che attorniava il colle sul quale si ergeva il castello. Lungo la via si affaccia il cinquecentesco palazzo di Monte di Pietà, oggi sede di un istituto bancario, sotto al portico si trova la cappella con la raffigurazione di Gesù.

VIA MERCATO VECCHIO
PALAZZO MONTE DI PIETA'
PIAZZA MATTEOTTI
PIAZZA XX SETTEMBRE
PORTA DELLA CITTA'
PALAZZO DEL COMUNE
CHIESA