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Appennino Modenese

Castello di Pompeano

Paesaggio Invernale Appennino

Per una domenica di Gennaio, quando il sole scalda le guance, posso affermare che non si può restare in casa, una passeggiata per cambiare aria è d’obbligo, pertanto scegliemmo la visita a un borgo di montagna nel comune di Serramazzoni, fra le tante attrattive naturalistiche, c’è anche quella storica culturale del borgo e castello di Pompeano. La particolarità di questo castello è che inizierete ad entrare all’interno di della magia più affascinanti della storia medioevale non appena inizierete a scendere lungo la strada provinciale, da qui la vista sul maniero è spettacolare, in quanto il maniero appare alla vista del turista sopra un enorme sperone di roccia sospeso nel vuoto, mentre a fare da sfondo si trova la catena appenninica spruzzata di neve, se avrete fortuna di poter giungere in questo luogo durante una giornata con un cielo terso e nitido, potrete ammirare le vette oltre la provincia di Reggio Emilia, ovviamente con sempre in primo piano le vette del Monte Cimone e del gigante addormentato Cusna, alle cui spalle si trova l'inconfondibile  Pietra di Bismantova, emblema della Divina Commedia di Dante.

Dopo poche curve, ecco il borgo al disotto della strada, che scende in curve strette e tortuose, tale visuale doveva essere molto più suggestiva quando lo straniero diretto al castello si avvicinava a cavallo, vedendo in lontananza questa meravigliosa costruzione fortificata inespugnabile.

Il Castello di Pompeano sorge al di sopra di un piccolo borgo nascosto fra i monti, il quale ancora oggi rievoca i fasti medioevali e rinascimentali. Il castello fu costruito sulla sommità di uno sperone di roccia di origine vulcanica (ofiolitica), circondato e difeso da una cinta muraria a merlature, al quale si accede varcando il portale ligneo adornato da un arco gotico.

 
Castello di Pompeano
Vista del Castello di Pompeano
Borgo di Pompeano

Il castello si compone di diversi corpi di fabbria, fra cui la settecentesca torre campanaria, il palazzetto dimora dei signori conti Cesi, dove è presente un grande salone con un imponente camino, con i soffitti decorati da stemmi della famiglia; all’interno del complesso si trova anche una chiesa dedicata al santo patrono di Modena San Geminiano con annessa la canonica, a questi si aggiunge anche la torre di avvistamento quadrangolare e la torre circolare denominata colombaia. Il castello è difeso naturalmente su tre lati dalle scoscese pareti della rupe, da qui si domina la visuale sulla valle del Rio Cervaro; fra le caratteristiche naturali che da qui si possono ammirare, c’è la così detta “vanga del diavolo” una scoscesa parete di roccia calcarea.

Purtroppo il castello era chiuso, per le visite bisognava prenotare anticipatamente attraverso il sito web del comune, oppure cercare di prendere contatti telefonici, che purtroppo non giunsero a buon fine, pertanto ci eravamo affidati alla buona sorte, ma purtroppo non ci diede ascolto e dovemmo pertanto ammirare questa perla fra i monti solo dall'esterno, con tanto amarezza, perchè solo guardando dallo spioncino del portone potemmo ammirare la composizione del cortile esterno, ben curato e che appariva come un invito ad entrare.

Mestamente tornammo sulla via del ritorno ci fermammo in un forno al centro di Serramazzoni per comprare qualcosa per il pranzo, purtroppo l'orario tardivo non ci diede la possibilità di avere molta scelta, e seguendo i suggerimenti del fornaio comprammo una grossa pagnotta di pane arabo, la quale si rivelò leggera e friabile, ottima per fare un aperitivo domenicale, farcendola con pomodoro, mozzarella e caciotta, una spolverata di origano ed aglio secco, un filo d’olio e per finire una leggera grigliatura in forno e tutti in tavola (ottima scelta).