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Appennino Bolognese

Le Grotte di Labante e di Soprasasso

Cascata delle Grotte di Labante

Per una giornata in famiglia o semplicemente per godersi un po’ di tempo in mezzo alla natura, una soluzione facile per gli amanti del trekking la si può trovare nel percorso n.162 che dalle Grotte di Labante raggiunge il Mulino del Povolo, da qui si prosegue attraversando il torrente Aneva e si continua in direzione di Riola, passando da Ca’ di Ceco e Torziano, qui si incrocia il percorso ad anello che ruota attorno alle grotte di Soprasasso nel comune di Vergato. Il percorso fra andata e ritorno richiede tutta la giornata, diversamente potrete spostarvi direttamente con la macchina raggiungendo l’ingresso del parco, ma consigliamo di lasciare la vettura vicino al paese di Riola, in quanto le strade diventano molto strette e non c’è un vero parcheggio dove sostare il mezzo, anche se in internet indicano il parcheggio del parco proprio davanti al cartellone di ingresso, ma in realtà la dovrete lasciare lungo la stretta via in qualche rientranza.

Il nostro percorso inizia raggiungendo Zocca, una ridente cittadina sui monti dell’appennino Modenese, location conosciuta da tutti i fans di Vasco Rossi, ma anche per il suo presepe “diffuso” realizzato dagli abitanti della frazione di Montalbano lungo tutte le viuzze del borgo; da qui si prosegue per Castel D’Aiano, seguendo la SP68 di discende nella valle dell’Aneva, oltrepassando la chiesa di San Cristoforo dopo qualche metro si giunge al parcheggio delle grotte di Labante, qualora tutti i posteggi fossero occupati potrete parcheggiare nella seconda area di sosta seguendo le frecce lungo il lato destro delle strada. Non dovrete fare nemmeno troppo fatica, perché la location si aprirà dinanzi ai vostri occhi appena discesa la scaletta che dalla strada porta al prato, le grotte in realtà sono il contesto scenografico della cascata, la quale è la vera protagonista, la struttura geologica si compone da un enorme agglomerato di travertino monolitico dalla cui sommità discende acqua come fosse una fontana scolpita da un artista contemporaneo, mentre ai lati si srotola un tendaggio composto da vegetazione. Queste grotte sono conosciute da tempi immemori in quanto già al tempo degli Etruschi queste erano utilizzate come cave di estrazione del travertino.

Il percorso all’esplorazione delle grotte è breve ma scenografico. Risalimmo la prima grotta sul lato sinistro, la quale presentava una prima camera dal cui soffitto piovevano gocce d’acqua, le quali rimbalzando a terra emettevano un suono simile ad una sinfonia ideata per la cromoterapia di un centro benessere, al secondo livello si accede salendo dei gradini scivolosi scavati nella roccia, una volta saliti quei pochi gradini sarete inondati dalla luce, in quanto la parete della grotta è assente e potrete avere la visuale sul campo sottostante, purtroppo il passaggio successivo era chiudo da una cancellata per problemi di sicurezza, prestando attenzione discendemmo e girammo sul lato opposto dove si apriva la seconda grotta, alla quale si accedeva oltrepassando una cascata d’acqua camminando su di una passerella di legno, ma anche qui il secondo accesso era chiuso, non restava che scattare foto alla vasca d’acqua che si era formata alla base del cono sassoso, il cui colore smeraldo si rifletteva sulle rocce circostanti. Risalimmo il leggero pendio per chiedere indicazioni alla guida dell’Info point posizionata all’interno di una baracchina di legno dinanzi al parcheggio, la quale ci indicò il sentiero in direzione di Riola nella valle del fiume Reno, ma non seppe indicarci esattamente il tempo da impiegare per raggiungere la località di Soprasasso, pertanto onde evitare di incappare in tempistiche lunghe, tornammo in auto e percorremmo la strada provinciale fino a raggiungere il comune di Riola, da qui seguimmo la strada in direzione località Serre e sostammo la vettura in uno spiazzo prima di raggiungere le scuole locali. Con nostra sorpresa ci accorgemmo che la vista si apriva sulla vallata il cui sfondo era troneggiato da Rocchetta Mattei, la splendida costruzione voluta dal Conte Cesare Matteo, con i suoi pittoreschi corpi di fabbrica con forme diverse, unite fra loro per creare una magia dal sapore orientale. Proseguimmo sino a raggiungere Borgo Costanzo e da qui raggiungemmo l’imbocco dell’anello delle grotte di Soprasasso. Siccome il sentiero attraversa un terreno privato è ben scritto sui cartelli del tracciato di non uscire dal sentiero, lungo la via si potranno ammirare i campi coltivati, che nel periodo di Giugno pennellano la collina del colore dell’oro tipico delle spighe mature, con qualche chiazza rossa qua e là dei papaveri. Oltrepassammo una fonte non potabile, giungendo in un cortile di un gruppo di abitazioni, per poi distaccarci e tornare all’interno del bosco. Risalendo il crinale della collina si giunge infine alla sezione dove porre maggiore attenzione, in quanto dovrete scendere una scalinata ricavata all’interno della roccia, per maggiore sicurezza reggetevi al filo d’acciaio per non rischiare di scivolare, ma dopo pochi passi eccoci arrivati alla prima grotta, una cavità lunare riproposta sulla terra, come se vi trovaste all’interno di un set cinematografico fantascientifico con alieni e navicelle spaziali dormienti nelle cavità della terra. Da qui se ne susseguono altre, con soffitti calcarei modellati degli agenti atmosferici e dal tempo, plasmando la roccia come argilla fresca rendendola sinuosa e leggera come un tessuto di seta. Forme e immagini astrette si susseguono in tutte le grotte, sino ad arrivare a quella più interessante, la cui cavità prosegue all’interno della montagna, verso l’oscurità, per addentrarvici vi servirà una torcia e scarponi per evitare di scivolare e farvi male, in quanto il terreno è sabbioso.  Una giornata molto entusiasmante, toccando diverse comunità montane e ammirando diversi paesaggi boschivi e collinari, accarezzati dalla brezza del vento, un mondo tutto da scoprire fra grotte e cavità nascoste di cui abbiamo avuto nota solamente nei documentari, eppure sono proprio accanto a casa nostra.

Ingresso Parco delle Grotte di Labante
Cascate d'Acqua Grotte di Labante
Rocchetta Mattei
Appennino Bolognese
GROTTE DI SOPRASASSO
GROTTE DI SOPRASASSO