Bologna, città Medioevale e Moderna

Bologna è una città ricca di cultura, arte, musei. La storia medioevale rivive in molti dei suoi palazzi del centro storico. È una città nella città, dove il cuore originario è racchiuso all’interno della nuova Bologna che dopo la seconda guerra mondiale ha avviluppato il centro storico, con la nascita di nuovi quartieri.

Bologna è raggiungibile: in treno, aereo o auto. Consiglio vivamente il treno, perché l’auto diventa un dramma doverla parcheggiare, in quanto i posteggi sono soprattutto a pagamento, le zone sono per la maggior parte ZTL nell’area del centro, di conseguenza le aree libere sono fuori dalla cerchia dei viali, quindi tanto vale arrivare in treno e farsi la passeggiata sotto i portici direttamente da via dell’Indipendenza, la quale giunge direttamente in piazza Maggiore.
Usciti dalla stazione si attraversa il viale prospiciente e si procede alla sinistra, raggiungendo Piazza XX Settembre, dove si erge Porta Galliera e poca distanza si trovano i gradini del Giardino della Montagnola, un’area verde realizzata a seguito di continui addossamenti di terreni di scavi e macerie. Percorrendo i giardini si giunge in Piazza dell’Otto Agosto, un grande slargo dove si trova anche il parcheggio sotterraneo. Da qui si riprende via dell’Indipendenza e si svolta in via dei Falegnami che si congiunge con via Galliera dove in sequenza si trovano: Palazzo Tanari, Palazzo Felicini, Palazzo Aldrovandi (oggi stabile di uffici e appartamenti) che si apre con un ingresso principesco sorretto da semicolonne dal colore bianco alabastro, che riprende il colore dei cornicioni e delle decorazioni alle finestre; continuando con lo sguardo si incrocia Palazzo del Monte , il cinquecentesco Palazzo Torfanini affrescato da Nicolò dell’Abate, il quale si ispirò all’Orlando Furioso (oggi conservati alla Galleria Nazionale), lo sguardo termina il suo percorso di fronte alla quattrocentesca gotica Casa Castelli, che nel ‘700 fu ristrutturata per adattarla come ufficio postale (il primo di Bologna), naturalmente tutto il percorso è coperto dai famosi portici di Bologna, in un susseguirsi finestre, cornicioni e marcapiano che rendono le facciate degli stabili impreziositi nella loro unicità.

PORTA GALLIERA

GIARDINI DELLA MONTAGNOLA

PORTICI A GROTTESCHE

PORTICI DECORAZIONE CASSETTONI

PALAZZO RE ENZO

PALAZZO MERCANZIA

Da questo punto si prosegue lungo Via Monte Grappa, per sbucare nella centralissima via Ugo Bassi e proseguire a destra verso Piazza Malpighi, dove si affaccia la sezione absidale della chiesa di San Francesco, assieme ai sepolcri dei Glossatori, realizzati su alti piedistalli ornati ognuno con colonne e capitelli reggenti una cuspide dove sono sepolti: Accursio, Odofredo e Rolandino. Di fronte all’abside si apre Porta Nuova, da qui si prosegue lungo la via omonima che conduce all’imbocco di Piazza Roosevelt dove si incontrano Palazzo Marescalchi sulla sinistra e di fronte il palazzo della Prefettura e la chiesa di San Salvatore. Sulla piazza troneggia la sezione fortificata del Palazzo del Comune ornata da merlature, continuando a percorrere la strada di via IV Novembre si passeggia attorno alla struttura medioevale sino a giungere in Piazza Maggiore, dove il primo edificio che si incontra è il Palazzo dei Notai. Piazza Maggiore si apre in un meraviglioso palcoscenico, dove a troneggiare con tutta la sua magnificenza è il Palazzo del Podestà posto di fronte alla Cattedrale di San Petronio, i due elementi simbolo del potere storico della città, il primo ingentilito dal porticato, mentre la seconda si presenta incompleta nella sua struttura marmorea. Ai lati si fronteggiano il Palazzo dei Banchi e il Palazzo del Comune che continua lungo Piazza del Nettuno, denominata così dall’omonima fontana o come definita dai bolognesi: “del Gigante”, opera di grande espressività e movimento, dove trova luogo anche l’edificio di Palazzo re Enzo, denominato così in quanto fu il luogo di prigionia di Enzo figlio dell’Imperatore Federico, rinchiuso in queste mura fino alla sua morte.
Il percorso continua lungo via Rizzoli che termina in piazza Ravegnana sulla quale troneggiano le due torri simbolo della città di Bologna: torre Garisenda e torre degli Asinelli, le quali entrambe hanno una notevole pendenza ma che tuttavia è tenuta sotto controllo.
Da qui si scende per via Castiglione, dove si trova il Palazzo di Mercanzia (oggi sede della camera di commercio), Palazzo Bolognetti, i due palazzi Pepoli posti l’uno di fronte all’altro: Palazzo Pepoli Campo Grande e Palazzo Pepoli Vecchio. Sulla sinistra si apre il vicoletto Monticelli, che conduce direttamente al sagrato della chiesa di San Giovanni in Monte. Da qui si riprende la strada principale per dirigersi alla volta del complesso di San Domenico girando a destra per via dei Poeti da dove si sbuca in via Rolandino e proseguendo alla sinistra si giunge al tempio domenicano il quale si apre con un meraviglioso rosone, il quale sormonta un portale adornato da colonne con capitelli reggenti archi concentrici.
Dall’omonima piazza si prosegue per via Marsili dove si congiunge con via Massimo d’Azzeglio dove lungo la direttrice destra si affaccia il Palazzo Sanuti Bevilacqua con il suo frontone decorato a bugnato e il primo piano ornato da bifore con colonnina centrale; sulla sinistra invece si affaccia la chiesa intitolata a San Proloco la quale presenta un impianto romanico, rimodello successivamente nel ‘300. Giungendo alla curva a gomito dell’intersezione con via Tagliamento ci si ritrova davanti alla chiesa del Corpus Domini, da qui si continua sbucando sulla Via Urbana, proseguendo a sinistra si giunge al complesso del Collegio di Spagna. Proseguendo lateralmente lungo la via omonima si giunge alla chiesa di San Paolo, la quale si distingue dagli edifici circostanti per la sua grandezza e dalla facciata realizzata in laterizio, con un portale centrale marmoreo. Da qui si prende per via Carbonesi che si immette in via Farini, giungendo in via Santo Stefano, girando a sinistra si giunge allo spiazzo delle sette chiese di Santo Stefano: Chiesa del Crocefisso, San Sepolcro, Santi Vitale e Agricola, Chiesa delle Trinità, Chiostro dei Benedettini, Cortile di Pilato e il Museo. Di fronte al complesso si apre uno slargo ove si affaccia Palazzo Bolognini. Fiancheggiando la chiesa si giunge in Strada Maggiore la quale conduce al Palazzo Bargelli (oggi museo dell’arte industriale) e alla Chiesa intitolata a Santa Maria dei Servi. Il palazzo Bergelli fronteggia il tempio con la sua facciata nella quale spicca il portale composto da due telamoni reggenti il balcone sovrastante, il tempio invece si apre con un portico che cinge il sagrato della chiesa, composto da una serie di colonnine ornate da capitelli sopra i quali poggiano le arcate.
Tornammo indietro sino a giungere nuovamente all’intersezione con le due torri di Bologna, da dove parte via Zambini, sulla quale si affacciano Palazzo Manzoli, Palazzo Magnani e Palazzo Malvezzi Campeggi composto da un cortile interno composto da due ordini di logge coperte sorrette da colonne adornate da capitelli, quest’ultimo prospiciente il tempio di San Giacomo Maggiore il quale si apre con una facciata solcata da lunghe bifore.
Prima di ritornare verso via dell’indipendenza e concederci un po’ di tempo lungo le vetrine dei mega store, passiamo a lato d via Rizzoli, in un vicolo alla destra, dietro il quartiere composto da Palazzo Drappieri, per fotografare le case torri storiche della città: Torre dei Prendiparte, Torre Azzoguidi e la Casa Torre Guidozagni.
La città di Bologna offre molti svaghi e passatempi, dai caffè alle sale da tè dove trascorrere i freddi pomeriggi d’inverni, ai locali notturni, che animano la notte bolognese con le sue luci e suoni, per ogni gusto senza tralasciare nessuno. È rilassante girare per la città, sotto i portici le intemperie non possono di certo scomodare lo shopping, anzi lo incentivano maggiormente, passando da un ingresso all’altro dei negozi che si susseguono senza tregua per tutta via Indipendenza, sino a giungere al centro cittadino in piazza Nettuno e Piazza Maggiore.