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ITINERARI DI VIAGGIO / CROCIERA

Crociera nel Mediterraneo Orientale

Venezia - Brindisi - Mykonos - Atene - Spalato - Venezia

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PARTENZA VENEZIA - PORTO MARGHERA

PORTO DI MARGHERA

La sveglia suonò all’alba (ore 3 a.m.), ci vestimmo in fretta e uscimmo di casa dopo circa una mezz’ora, guidammo sino alla stazione dei treni, dove prendemmo un treno regionale con direzione Bologna, qui fortunatamente avevamo una coincidenza con un Freccia Rossa, la cui piattaforma di accesso al convoglio si trovava dalla parte opposta agli arrivi dei mezzi regionali. Saliti sul treno ad alta velocità il tempo scorse velocemente ed arrivammo a Venezia senza nemmeno accorgercene. Da qui a piedi ci dirigemmo verso piazza Roma dove acquistammo presso la biglietteria un ticket per il “People Mouver” al costo di 1.50 euro cadauno, questo mezzo altro non è che un treno senza conducente che si muove lungo una mono rotaia, percorrendo una breve distanza verso la Marina di Venezia ed una fermata successiva, il tragitto durò meno di un minuto e subito il veicolo elettrico si arrestò e scendemmo alla nostra fermata, in pratica facendo il tragitto a piedi saremmo giunti ancora prima. Da qui giungemmo al gate per il nostro imbarco, questa fase fu quella più traumatica a causa della confusione e delle migliaia di persone che dovevano imbarcarsi provenienti da ogni parte del mondo. Una volta superati tutti i controlli del caso (circa 2 ore di attesa): documenti e biglietti, consegna della valigia, nuova formulazione del check-in con relativa foto (oltre a quella fatta on-line), rilascio del documento di bordo, passaggio al check-point della dogana e da qui caricati su una barca a due piani, per essere finalmente traghettati fuori da Venezia in direzione del porto inquietante di Marghera, un orribile luogo dove le navi merci erano ormeggiante lungo banchine nere e tetre, qui a poca distanza da una montagna di rottami di ferro, era nascosta la nave MSC Sinfonia. Purtroppo anche le condizioni meteo avverse resero questo momento ancora più cupo, a causa di una densa foschia che rendeva il cielo grigio come la fuliggine. Una volta saliti a bordo iniziamo il nostro tour esplorativo, anche perché non potevamo accedere alla nostra cabina prima delle ore 14.00 in quanto l’equipaggio stava ultimando le ultime attività di pulizia;

pertanto iniziammo a prendere confidenza con la nave per poterci orientare. Andammo in esplorazione passando lungo i ponti aperti al pubblico, attraversando i corridoi dei bar, dei negozi chiusi e del casinò pieno di slot-machine illuminate da lampadine come tanti alberi di natale.

Arrivammo al ponte 11 dove a prua fu ricavata la palestra ed il centro benessere, mentre nel corpo centrale del pontile era collocata l’area delle piscine, le quali però erano sprovviste di coperture pertanto in caso di maltempo non erano fruibili, poco più avanti si trovava la zona dedicata al fast food e pizzeria, da qui si accedeva successivamente all’area del ristorante self service, del quale approfittammo della presenza al buffet di verdure ed insalate per fare uno spuntino, mentre il resto degli ospiti si tuffava a capo fitto per accaparrarsi: pasta, hamburger, patatine fritte, pizza, dolci e ogni altro cibo che poteva caricare sul proprio vassoio. Ci accomodammo in un tavolino e consumammo lo spuntino in attesa che la nave sganciasse gli ormeggi in d

irezione di Brindisi.

Il megafono risuonò nell’aria richiamando l’attenzione di tutti i passeggeri, invitando coloro che erano saliti a bordo al porto di Venezia di recarsi nelle proprie cabine per la prova dimostrativa di evacuazione e salvataggio;

pertanto cercammo la nostra cabina al ponte 9, una volta entrati litigammo con il telecomando del televisore in quanto non riuscivamo a capire come accenderlo per assistere alla prova animata; una volta terminata la riproduzione video componemmo un numero sul telefono interno alla cabina per confermare la visualizzazione, terminate le verifiche di sicurezza potemmo tornare alla vita da crociera. Nel frattempo i bagagli erano giunti dinanzi alla nostra porta, ed iniziammo a disfare le valigie per collocare tutti gli indumenti accuratamente all’interno degli armadi.

Non appena la nave fu in movimento, ci dirigemmo alla volta del 12 esimo ponte, dal quale la balconata permetteva una migliore visuale lungo il canale che conduceva fuori dalla zona industriale,

lentamente la grande “città galleggiante” iniziò a prende velocità, lasciandosi alle spalle i giganteschi impianti di raffinazione del settore petrolchimico, oltre a tutte le strutture ingegneristiche industriali realizzate per i comparti produttivi, più simili a dei mostri meccanici che ad opere d’arte moderna.

Il sole era ormai calato, ci preparammo per la cena al ristorante, dove conoscemmo le persone con le quali avremmo colloquiato ogni sera raccontandoci delle nostre avventure.


Una volta fatte le presentazioni ordinammo dal menù online le pietanze della serata; ordinammo pertanto un antipasto di verdure, un secondo piatto a base di pesce e per concludere della frutta fresca.

Fra una portata e l’altra snocciolammo diverse chiacchiere per cercare di scoprire le identità dei nostri misteriosi commensali, un po’ come il gioco “Indovina Chi?” oppure a “Cena con Delitto”, ovviamente solo alla fine della crociera scoprirete con chi avrete cenato, pertanto il mistero rende sempre più intrigante il dover essere seduti allo stesso tavolo per il tempo necessario allo svelare dei segreti celati dietro una portata e l’altra. Finito il dessert ci congedammo e quei volti si mescolarono fra le migliaia di altri passeggeri presenti a bordo. Ci recammo verso le porte del teatro collocato a prua, dove assistemmo ad un intrattenimento misto fra cabaret e musical; la platea era composta da diverse nazionalità, pertanto gli artisti dovendo farsi comprendere da tutti nello stesso momento, per questo il linguaggio del corpo e la melodia era l’unica carta vincente. Lo spettacolo ci coinvolse pienamente all’interno della scena grazie anche alle musiche con ritmi incalzanti. Una volta terminata la rappresentazione la serata era ancora ricca di movimento e di attività, pertanto salimmo al ponte delle colazioni dove ci preparammo una tisana rilassante e guardammo le mappe per l’itinerario per il giorno successivo. Tornati nella nostra cabina, ci accorgemmo che le tende erano state tirate a copertura della finestra e le coperte ed i cuscini erano stati rincalzati per la notte, sul bordo del letto era anche stato lasciato il programma di bordo del giorno seguente.

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