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Tour città di Arezzo

Abbiamo suddiviso il nostro viaggio in due tappe, in quanto ognuno di noi viaggiava separatamente, io scendevo verso Arezzo con l'auto, mentre il mio compagno di avventure risaliva la dorsale appenninica con il treno che collega Roma alla stazione centrale di Arezzo.
Le strade larghe della città di Arezzo fanno defluire bene il traffico, tanto che alle 3 del pomeriggio si girava bene, anche se bisognava stare attenti a non incappare nelle famigerate zone ZTL.
Una volta recuperato anche il secondo membro dell'equipaggio ci fermammo in un classico fast food, tanto per stuzzicare un po' la fame, dato che entrambe non avevamo toccato cibo per pranzo...una volta sbaffato tutto quello che c'era nel menu, ci avviammo verso l'albergo per posare le valige e decidere cosa fare prima che il pomeriggio fosse finito del tutto; pensavamo che l’albergo fosse appena fuori la cittadina di Arezzo, invece era a ben 12km di distanza, in mezzo alla campagna, anche se le informazioni dell'hotel riguardo l'ubicazione furono poco esaustive, tutto sommato non ci potemmo lamentare, in fondo eravamo alloggiati in mezzo al verde delle colline toscane, con i filari delle viti che scendevano lungo i fianchi dei promontori verdeggianti.
Fatto il check-in decidemmo di visitare Castiglion Fiorentino, dove era iniziata la sagra paesana del cinghiale.
Diciamo subito che i parcheggi non sono il forte di questa provincia, pochi e molto spesso a pagamento, bisogna quindi armarsi di pazienza, oltre che di monetine per il parcometro.
La cittadina di Castiglion Fiorentino è arroccata sulla collina, un comune molto caratteristico, non appena si entra da una delle due porte della città ci si accorge che la città sembra non essere mai mutata nei secoli, la strada principale conduce sino a piazza del Municipio dove si trovano le Logge Vasariane, le quali concedono lo sguardo verso il panorama collinare.
Della rocca resta la torre del Cassero, che svetta fiera e solitaria sulla sommità del colle erboso.
Muoversi all'interno delle vie cittadine è veramente impervio, soprattutto perché alcune strade sono così strette che le autovetture non possono circolare.
Il tempo volò veloce e l'orologio scoccò le ore 18, tornammo verso l'albergo per decidere cosa fare per cena, se rimanere nelle vicinanze o cercare un locale in città.

Il turista non si può di certo lamentare dell'accoglienza di questa provincia, è pressoché sempre e costantemente animata, per non parlare del centro di Arezzo invasa costantemente da giovani in qualsiasi momento della giornata.
Sostammo la vettura e ci dirigemmo verso Corso Italia e incominciammo a guardandoci attorno in cerca di un locale che ci stuzzicasse l'appetito, lo trovammo in una osteria che preparava pasta fatta in casa. Scegliemmo un antipasto di bruschette toscane, mentre come primo piatto optammo per le tagliatelle con i funghi porcini e gnocchetti in cestino di grana. Alla fine della prima pietanza eravamo già pieni e c’era posto solo per una fetta di torta al cioccolato per due, il dolce non deve mai mancare quando si esce fuori a cena, soprattutto se si è golosi come me. Dopo un giretto per le vie cittadine la serata alle ore 22.00 si poteva considerare conclusa.


Per conoscere le destinazioni successive al tour:


Destinazione Civita di Bagnoregio la Città che Muore >>

Destinazione Lago di Bolsena e Montefiascone >>



Ritorno verso Arezzo...

Una volta usciti dall’autostrada, ci recammo verso il centro cittadino di Arezzo alla volta del parcheggio gratuito in via Giuseppe Pietri, lungo le mura cittadine che conducono alla porta Stufi, ove sono state installate una serie di scale mobili, le quali consentono la salita sino a piazza della Cattedrale, sulla quale si affaccia anche il Palazzo Vescovile. Proseguimmo il nostro pellegrinaggio lungo le vie cittadine per raggiungere piazza Grande, dove ammirammo le logge del Vasari e la Pieve di Santa Maria, continuando lungo Corso Italia giungemmo al palazzo Comunale, da qui il percorso giunge al Teatro Romano, dove si può accedere liberamente. Non potendo chiedere altro alle nostre gambe, risalimmo il pendio per tornare verso le scale mobili, naturalmente nella camminata del ritorno ammirammo meglio le moltitudini di vetrine sparse lungo tutte le strade, mentre la marea di gente si muoveva in ogni direzione.
Un week end sempre in viaggio, ma che ci ha permesso di apprezzare un territorio ricco di storia e cultura.

Piazza Grande di Arezzo
Logge del Vasari
Palazzo Comunale
Abside Pieve di Santa Maria
Anfiteatro Romano