COMUNE CIVITA DI BAGNOREGIO

Civita di Bagnoregio - "La Città che Muore"

Il borgo vecchio del Comune di Civita si trova arroccato su di uno sperone di Roccia all'interno della conca scavata dallo scorrere dei fiumi Torbido e Chiaro. La città ha origine Etrusca, le cui tracce sono state scoperte nella valle circostante con il ritrovamento di una Necropoli, si fa risalire al periodo etrusco anche la Grotta di San Bonavenura, in quanto prima della sua trasformazione in cappella votiva, dedicata all'omonimo santo, fu una tomba Etrusca. Il nome della città sembra sia stato dato dal re dei Longobardi Desiderio nel VIII sec. d.C., in quanto una leggenda narra che il re fu guarito dalla sua malattia grazie alle acque termali della cittadina, nominandola quindi "Balneum Regis".

L'ingresso all'antica città di Bagnoregio, oggi è possibile mediante il ponte realizzato a seguito del crollo di quello naturale preesistente, andato distrutto nell'XVIII sec. a causa di un terremoto. L'accesso alla città è presieduto dalla Porta di Santa Maria, sulla quale troneggiano le figure di due leoni, fra le cui zampe sono poste teste umane, a simboleggiare la caduta della tirannia della signoria di Orvieto, a seguito della rivolta della città. Al centro della città, si apre uno slargo, sul quale si affaccia la chiesa intitolata a San Donato, all'interno della quale è custodito un crocefisso ligneo risalente al XV sec. La struttura delle case della cittadina è in pietra tipiche della zona, le quali sono una addossata all'altra, rendendo il passaggio possibile solo a piedi, difatti le macchine non possono arrivare su questa altura. Dalla balconata retrostante la città, lo sguardo si apre sui così detti "Ponticelli" o Forre, altro non sono che una serie di increspature argillose originatesi a causa della erosione dei finachi dei promontori, ciò che i nostri occhi vedono oggi, è dovuto all'attività vulcanica avvenuta più di 1 milione di anni fa, attraverso la quale è stata fatta emergere una ingente quantità lavica, che nel corso delle ere successive è stata erosa dal corso dei fiumi, dandogli la conformazione di calanchi, con strette creste e fianchi scoscesi brulli privi di vegetazione.


Foto della città bassa

Porta Albana e Chiesa Buonaventura

Foto del Borgo

Porta S.Maria
Chiesa di S.Donato
Borgo Medioevale
Ponticelli di Argilla

Cosa Visitare a Viterbo

Eventi e Manifestazioni

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L'area che oggi identifica la città di Civita di Bagnoregio in tempi antichi si presentava molto più ampia, la sua dislocazione le permetteva di avere un controllo su tutto il territorio circostante. Si pensa che prima degli Etruschi questi luoghi fossero abitati dalle popolazioni Villanoviane. Nel III sec. a.C. la città fu espugnata dai Romani, detenendo quindi il controllo del territorio circostante il lago di Bolsena, da dove passava anche la via Cassia.
Successivamente, con la caduta dell'Impero Romano, arrivò la dominazione Longobarda, la quale fu neutralizzata dall'arrivo di Carlo Magno re dei Franchi, il quale diede la città in dono al papato, che la detenne finno al XII sec., quando la città divenne un libero Comune. La città fu da sempre in lotta con Orvieto, che al tempo era controllata dalla Signoria dei Monaldeschi, i quali riuscirono a conquistare anche Bagnoregio. Nel XIV sec. la popolazione si ribellò al controllo della Signoria scacciandola, ma nel XV sec. iniziò la dominanzione da parte del papato per mezzo dei Vescovi, i quali accentrarono il potere amministrativo all'interno delle mura della cittadina sospesa, dove nel frattempo erano state edificate le abitazioni delle famiglie nobili: Alemanni, Bocca e Colesanti.

Nel '600 una serie di terremoti causò gravi danni alla città, con smottamenti del terreno e crolli di edifici, che la resero quasi inabitabile, tanto che la popolazione iniziò a migrare verso altri luoghi più sicuri. Il terremoto che fece decretare lo spopolamento effettivo della cittadina fu quello del secolo successivo, che fece crollare il ponte naturale che metteva in comunicazione Civita di Bagnoregio con il borgo di Rota, l'attuale Bagnoregio.

Oggi questa cittadina ha pochissimi abitanti che vivono all'interno del borgo medioevale durante tutto l'anno, mentre si ripopola a partire dall'inizio dell'estate, per la stagione estiva fino a Settembre, per tornare successivamente al suo silenzio con l'arrivo dell'autunno.
Tuttavia la città costruita su di questo spunzone di roccia di materiale argilloso, è destinata a franare, in quanto i due corsi d'acqua, che sono all'interno della vallata, continuano ad erodere le sue pendici. Purtroppo è questione solo di tempo e anche questo luogo incantato sarà perduto per sempre. Una frase molto sentita è quella del figlio di questa città, San Buonaventura, il quale definì Civita come "La Città che Muore".