Sanremo è conosciuta da sempre come una città turistica a partire ancor prima dell' 800, era la meta turistica soprattutto per i signori del nord Europa e dalla Russia, che qui giungeva per passare gli inverni, in quanto il clima della Liguria era rinomato per le temperature miti, le quali non scendono quasi sotto ai 10°C, pertanto i soggiorni invernali sono gradevoli soprattutto per chi vuole trascorrere un periodo di relax o deve rimettersi dopo un periodo di malattia. Sanremo era anche la meta di molti scrittori e poeti, che qui giungevano per iniziare il loro tour in Italia, una porta d'accesso per ogni arte e mestiere, la Liguria era già al tempo dei Genovesi un ingresso multietnico, tanto da farsi conoscere in fretta in tutto il mondo esplorato.
Per gli Italiani Sanremo è anche conosciuta come la città dei fiori e del bel canto, difatti è qui che si svolge la celebre rassegna popolare del Festival di Sanremo, nato nel 1951, seguito in tutto il mondo.
Sanremo è anche la città del divertimento, accanto alla presenza del lusso e dello sfarzo non poteva mancare il Casinò, dove è bello anche solo entrare per curiosare le sale al loro interno e tentare la fortuna del tavolo verde o un giro alla slot-maschine.
La cattedrale intitolata a San Siro è di origine romanica, edificata nel XIII sec. sulle fondamenta di un precedente nucleo religioso, subì molti interventi durante l’epoca barocca, le cui aggiunte furono eliminati con i restauri a cavallo fra il XIX e XX sec. L’interno è suddiviso in tre navate sorrette da pilastri di forma ottagonale sui quali poggiano archi a tutto sesto, le quali terminano in tre absidi, dove si trova il coro, le absidi furono ricostruite nel XVI sec. in stile barocco per ampliare maggiormente il coro e inserire nuovi altari. Nella navata destra è collocato un crocefisso nero del XV sec.
Nella sezione del coro si trova la cinquecentesca tavola con la
raffigurazione di San Siro con i santi Pietro, Paolo, Giovanni Battista e
Romolo.
All’interno della cattedrale sono collocati
un’acquasantiera, un crocifisso nero di autore sconosciuto e il pulpito
realizzati in marmo bianco nel '900. Alla sinistra della cattedrale
sorge il Battistero, la costruzione fu ottenuta da una chiesa
preesistente, all’interno si trova una “Comunione della Maddalena” opera
del De Ferrari.
A terminare la quadristica costruttiva è il
campanile della cattedrale che svetta verso il cielo terminando in una
cuspide, all'interno della cella campanaria si trovano dodici campane.
Nel 1753 un fatto spiacevole colpì la comunità sanremese, in quanto la
Repubblica di Genova per far cessare la ribellione che galoppava in
città decise di dare un segnale forte a tutta la cittadina, ordinando
l'abbattimento della parte finale del campanile, sino quasi a
raggiungere l'attuale cella dell'orologio. Una seconda ferita fu inferta
alla costruzione durante la seconda guerra mondiale, infatti durante un
bombardmento fu seriamente danneggiato, tanto che nel dopo guerra fu
ricostruito interamente.
La chiesa di Cristo Salvatore, nota come chiesa Russa, fu voluta dalla comunità ortodossa Russa, che qui aveva deciso di soggiornare nei lunghi periodi invernali. La popolazione Russa sul finire dell'800 aveva già raggiunto un cospicuo numero, perciò si iniziarono a raccogliere i fondi per poter realizzare una loro chiesa dove poter celebrare il loro culto. Il progetto iniziò nei primi anni del '900, trovando come luogo di costruzione un appezzamento di terreno a ridosso del Corso Imperatrice, nelle vicinanze della vecchia stazione ferroviaria, la proprietà fu intestata al conte Tallevici, che fu anche colui che prestò una lauda somma di denaro al comitato che presiedeva i lavori della costruzione dell'edificio sacro, avvinado di fatto l'opera nel Novembre del 1912.
La villa fu edificata, assieme al parco, sul finire dell’800 in stile moresco dal farmacista Pietro Vacchieri e successivamente acquistata da Alfred Nobel, il quale la rivisitò nel progetto e la elevò di un piano.
Nobel decise di trasferirsi nella villa per motivi di salute, per
cercare di giovare del clima mite della riviera. Nobel trascorse qui i
suoi ultimi anni di vita dal 1891 al 1896, anno della morte dello
scienziato.
La proprietà fu acquistata successivamente dalla
provincia di Imperia, nel 2002 la villa fu ristrutturata e aperta al
pubblico come sede espositiva di un museo sia del suo celebre
proprietario, che delle invenzioni più importanti del XIX sec., oltre ad
essere utilizzata come luogo di convegni.
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