Il comune di Cassano d'Adda ebbe il suo primo nucleo popolato attorno al IX sec. con l'edificazione del castello.
Con l'avvento dell'età moderna molti nobili milanesi decisero di costruire in questo luogo le loro dimore di campagna, fuori dalla città, fra queste:
Villa Borromeo, la quale fu edificata nel XVIII sec. per volere dei marchesi d'Adda in stile neoclassico, passando di proprietà alla famiglia Borromeo sul finire dell'800, quest'ultima fece delle modifiche alla pianta del palazzo, realizzando un prolungamento dello stabile. All'interno sono ancora conservati affreschi, stucchi e decori. Purtroppo durante la guerra Mondiale la villa fu occupata dai nazisti e successivamente adibita ad abitazione civile per molte famiglie, si dovette attendere un acquirente negli anni '90 del XXI sec. che acquistò lo stabile e dopo un restauro attento lo riportò alla luce, oggi al suo interno si celebrano eventi e matrimoni.
Nella parte retrostante la villa si apre il parco di 70.000 metri quadrati con anche giardini all'italiana; il corpo centrale del palazzo si eleva su tre piani, mentre le ali antistanti sono su un unico livello; il visitatore è colpito subito dalla composizione del corpo principale, con le sue colonne ioniche a formare un porticato, sul quale poggia il balcone del piano nobile, la struttura geometrica termina con una balaustra adornata da statue e dalla stemma della famiglia. Oltre al piccolo portico frontale, furono realizzati due porticati laterali, per consentire alle carrozze di poter stazionare durante momenti di intemperie, per far salire o scendere l'ospite.
Villa Rosales Pallavicini Brambilla risalente al XVII sec., fu rimaneggiata
successivamente per darle l'aspetto di una residenza nobile, l'edificio si
compone di un grande giardino, nel quale fu collocata una fontana
adornata da putti.
Palazzo Berva risale alla prima metà del XVIII sec., il quale divenne un possedimento della famiglia Berva, oggi
l'edificio ospita gli uffici comunali.
Il
Castello Borromeo d'Adda si presenta come una imponente muraglia contro il nemico, il lato del bastione arriva direttamente sull'argine del fiume, in quanto questo era il punto strategico per il controllo del passaggio delle merci sul fiume Adda.
La proprietà del castello passò in diverse mani, fra cui i Veneziani nel '400, ma Francesco Sforza riuscì a riottenere il mal tolto e rafforzò successivamente le difese dell'avamposto militare. La sua funzione mutò nel tempo, in quanto la sua funzione difensiva venne meno a partire dal '700 e la sua destinazione vide diversi utilizzi, fra cui il carcere, mentre gli inizi del '900 fu la sede di una filanda, mentre sul finire del XX sec. divenne anche una discoteca.
I recente restauri hanno portato alla luce diversi affreschi di stile Giottiano all'interno della cappella del complesso militare, nascosti sotto strati di calce; oggi la struttura ospita un hotel, ristoranti ed appartamenti privati.
