COMUNE DI VARESE

Il Territorio della provincia di Varese si estende per una minore superficie rispetto alle altre province della regione Lombardia, ma tuttavia al suo interno racchiude un concentrato di natura ineguagliabile. Sul territorio di Varese si trovano 7 laghi: la sponda est del lago Maggiore, il lago di Varese, il lago di Monate (alimentato da fonti sotterranee), il lago di Biandronno e il lago di Comabbio, lago di Lugano, lago di Ghirla e il lago di Ganna. In oltre la provincia segna il confine di stato Italiano con il Canton Ticino della Svizzera, al di là dell’arco Alpino e del Monte Rosa, comprendente anche parte delle sponde del Lago di Lugano.

La provincia di Varese è attraversata dal fiume Olona, che è anche il corso d'acqua più importante del territorio stesso. Altri corsi d'acqua rilevanti sono il torrente Vellone e il torrente Buragona; quelli minori sono il Luna e il Rio di Casciago che si gettano nel Lago di Varese

All’interno della provincia si trova il Parco Regionale Campo dei Fiori, il quale prende il nome dall’omonimo monte, il quale svetta con i suoi 1226 metri. Il parco fu realizzato nel 1994 per proteggere zone ad interesse sia botanico che faunistico, oltre a una serie di complessi ecosistemi come grotte e cunicoli. In quest’area fu edificata la cittadella delle Scienze Naturali, dedita alla ricerca sull’ambiente, oltre ad un Centro Geofisico Prealpino, una stazione meteorologica e un osservatorio astronomico.











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Il territorio di Varese fu abitato già a partire dall'epoca Preistorica, questo lo si è potuto constatare grazie ai ritrovamenti effettuati sia in città, che  sull'isola Virginia. Agli inizi Varese era un villaggio Gallico, fu un centro importante per le rotte commerciali d'oltralpe.
Nel medioevo la città di Varese fu fortificata e presidiata da torri e successivamente dal castello di Belforte.
Nel XVIII sec. la città fu governata dal Duca di Modena Francesco d'Este, il quale trasformò la città al fine di ospitare e intrattenere la corte e l'aristocrazia, questo diede inizio alla costruzione di importanti ville dei signori che qui si stabilivano per trascorrere il periodo estivo.
Nei primi anni dell'800 la città di Varese fu dotata di corrente elettrica per la pubblica illuminazione e pochi anni dopo fu inaugurata la linea ferroviaria Varese – Milano.
Nel 1859 la città di Varese fu espugnata da Garibaldi, sconfiggendo l'esercito Austriaco nella battaglia di Magenta. Sono ancora oggi visibili i segni del bombardamento su alcuni edifici e sul campanile di San Vittore, che uccise la popolazione inerme.
Dopo l'Unità del Regno d'Italia Varese iniziò il suo progressivo ammodernamento, sul suo territorio sorsero moltissime industrie che richiamarono forza lavoro contadina in cerca di un migliore tenore di vita.
Con l'avvento del fascismo nel 1927, Varese fu scissa dalla provincia di Como, per diventare la nuova provincia Lombarda.

L'economia della provincia di Varese è improntata principalmente verso il settore terziario avanzato, di fatti già nel '700 il turismo in questi luoghi era apprezzato dalla corte d'Este, la quale trascorreva in questi luoghi le vacanze estive. Ancora oggi questi luoghi immersi nel verde sono molto frequentati sia d'estate che durante il periodo invernale grazie agli impianti sciistici.
Il settore secondario, grazie alla presenza di grandi industrie specializzate, soprattutto nel comparto calzaturiero, tessile, metalmeccanico ed elettronica, hanno un grande peso, soprattutto per la percentuale di popolazione attiva; sempre sul territorio sono anche insidiate le industrie di trasformazione alimentare.

La città di Varese non soffre come altre città del nord della presenza di fitte nebbie, mentre la vicinanza dei Laghi non aiuta la mitigazione del clima invernale, infatti durante questo periodo dell'anno la temeratura derante la notte può scendere ben al di sotto dello zero, inoltre sono molto frequenti le nevicate, che diventano abbondanti soprattutto nel mese di gennaio. Le estati sono invece fresche e ventilate.

La basilica di San Vittore è un insieme di stili, la quale fu edificata nel '500 sulle fondamenta di un precedente tempio, riprogettata nel secolo successivo, così come la vediamo oggi, tranne per la facciata, la quale fu realizzata in stile neoclassico nel '700. Accanto all’edificio svetta il campanile edificato in stile barocco.

Accanto alla basilica di San Vittore fu realizzato il battistero intitolato a San Giovanni, le sue origini risalirebbero al periodo medioevale. La facciata del battistero fu progettata con la classica forma a capanna adornata da archetti. All’interno è conservato il fonte battesimale di forma ottagonale.

Lungo il crinale del Sacro Monte di Varese, fu realizzata nel corso del XVII sec. la Via Sacra, voluta dal cappuccino Aguggiari. Il percorso ha una lunghezza di circa 2 km, lungo il tragitto furono realizzate 14 cappelle dedicate ai misteri del Rosario, il tutto contornato dalla natura e dagli spazi visivi verso il creato. Il percorso culmina con il raggiungimento del Santuario cinquecentesco intitolato a Maria del Monte, quest’ultimo fu realizzato su di una precedente chiesa medioevale. All’interno si trova il dipinto trecentesco della Madonna e il seicentesco altare maggiore. Nel 2003 il sacro Monte è stato decretato dall'UNESCO come patrimonio dell'Umanità.

L’edificio risalente al XIV sec. fu realizzato in mattoni in stile gotico, la pianta del tempio è a croce latina, con lo spazio interno suddiviso in tre navate con cappelle laterali. Nella facciata è incastonato un imponente rosone sormontata da sette guglie. Accanto alla chiesa si innalza il campanile per circa 70 metri.
La chiesa è al secondo della città per dimensioni dopo il Duomo.

L’edificio del Duomo fu voluto dal vescovo Ascanio Maria Sforza Visconti, la struttura sorge sopra le fondamenta delle due precedenti chiese intitolate a S. Maria del Popolo e S. Stefano. Alla costruzione parteciparono anche le celebri figure di Leonardo da Vinci e il Bramante; l’opera fu iniziata sul finire del ‘400 e si protrasse sino agli inizi del ‘900, in quest’ultimo periodo storico furono completati i bracci del transetto e nel secolo precedente la cupola e la facciata. Accanto all’edificio sorgeva una torre civica romana del XI sec., adattata nel  '500 a cella campanaria, la quale crollò nel 1989.
L’interno è suddiviso in tre navate.

Il castello Belforte fu edificato su di una collina, l'edificio ospitò l'imperatore Federico Barbarossa nella sua discesa in Italia nel XII sec. Con il passare dei secoli venne meno lo scopo difensivo della città e il castello fu trasformato in residenza.

Il cinquecentesco palazzo del Pretorio si affaccia su piazza del Podestà, l'edificio fu la sede del comune di Varese sino alla fine del XIX sec., momento in cui gli uffici si spostarono presso il palazzo Estense. Sulla sommità dell'edificio fu annessa una campana per segnalare il momento di raccolta popolare alle udienza, nonché il copri fuoco cittadino.

Palazzo Estense fu costruito nel corso del ‘700 per Francesco III d’Este, il quale al tempo fu nominato governatore della Lombardia da parte degli Austriaci. La magnificenza dell’edificio lo si scopre nel prospetto barocco rivolto verso i giardini all’italiana, i quali si estendono fino ai giardini di Villa Mirabello. Fra le sale del palazzo, quelle di maggior pregio sono: il Salone d’Onore e la sala da Ballo, oggi sede dei Musei Civici. All'ntero delle mura del palazzo Estense si trovano gli uffici del comune di Varese.