La regione Marche confina a nord con l'
Emilia Romagna e la Repubblica di San Marino, a ovest con l'Umbria e la Toscana, a sud con
l'Abruzzo e una piccola striscia della regione
Lazio mentre a est è bagnata dal Mar Adriatico. Il capoluogo della regione è la città di Ancona. Originariamente il nome della regione era identificato al singolare: Marca, derivante dal carolingio "Mark", con tale termine si identificavano i territori di confine del regno, questo territorio era compreso fra il ducato di Urbino e il principato di Pesaro, questi furono uniti successivamente sotto un'unica amministrazione, tanto che nel 1815 comparirà la denominazione regionale Marche.
Il territorio si presenta inclinato verso est, con una accentuazione dell'erosione del terreno dovuta ai corsi d'acqua; in percentuale la pianura occupa circa l'11% del territorio, il 53% è collinare e il 36% è occupato dai rilievi dell'Appennino. Le catene montuose maggiori sono quella del Falterona nella quale è presente il monte Fumaiolo (1407 m.), quella del Catria con l'omonimo monte (1701 m.), a queste si aggiunge quella di San Vicino con l'omonima vetta (1485 m.). I più importanti restano ad ogni modo i Monti Sibillini, i quali raggiungono una altezza di 2476 con la cima del Monte Vettore, per la loro morfologia si avvicinano di molto agli archi alpini.
Sono presenti nella regione alcuni fenomeni carsici, dovuti alla porosità della roccia, tanto che su queste sezioni di terreno non cresce la vegetazione. Tale fenomeno è maggiore lungo il bacino dell'Esino, fra il monte Val-Rossa e il monte Revellone, ma anche quello fra il monte Frasassi e Val-Montagnana.
In quest'ultima sezione sono presenti anche le famose grotte di Frasassi, le quali furono rifugio per l'uomo durante l'epoca preistorica, per poi divenire nel medioevo un luogo di interesse religioso, difatti qui fu edificato una cappella nel XII sec. e nell'800 un piccolo tempio.