COMUNE DI ISERNIA

La città di Isernia è capoluogo dell'omonima provincia e si trova nell’Appennino centrale, sul suo territorio scorrono due corsi d’acqua: il Carpino e il Sordo, i quali sono emissari del fiume Cavaliere.

Il simbolo della città è la fontana Fraterna in piazza Celestino V, la quale è anche nominata fontana monumentale d’Italia. La città è ancora oggi rifornita d'acqua dall’acquedotto costruito dagli antichi Romani, un'opera di alta ingegneria. 












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Il territorio di Isernia fu abitato già in epoca paleolitica, fu un territorio della popolazione dei Sanniti fino a divenire una colonia Romana, la quale ottenne anche il potere di coniare moneta. Con la caduta dell’Impero Romano, la città fu devastata dalle orde barbariche. La città subì diverse capitolazioni, fino a divenire un possedimento del Regno di Napoli sotto Carlo V. Fu la città che maggiormente si oppose alle truppe Napoleoniche e così fece anche durante l’unificazione d’Italia dei moti rivoluzionari del 1860. La città subì un devastante bombardamento da parte degli "alleati" Americani durante il secondo conflitto mondiale, che distrusse quasi totalmente la città. A seguito del distacco dei territori del Molise dalla regione Abruzzo nel 1957, Isernia si candidò a provincia, ma tale proposta fu rifiutata, la popolazione della città indignata scese in piazza innescando una serie di disordini e scontri. Fu solo qualche anno più tardi, il 3 Marzo del 1970, che la città di Isernia fu elevata a capoluogo di provincia.

L’economia della provincia si basa ancora oggi su tutti e tre i settori economici: il primario con le coltivazioni agricole, allevamento e pastorizia; il secondario attraverso l’industria meccanica e automobilistica (Automobili DR), oltre a quella dolciaria; a queste segue l’attività dell’artigianato locale come la produzione di ceramiche e la concia delle pelli, oltre ad alcune aziende del comparto moda  che lavorano per grandi marchi.
Tuttavia il settore dell’amministrazione pubblica rimane uno dei settori più pesanti, che da sostentamento a una gran parte della popolazione attiva, divenendo fonte di reddito assistenzialista.
Il turismo ha iniziato a conoscere una sua crescita, grazie alle bellezze naturalistiche della provincia come le oasi del WWF e della LIPU, che richiamano visitatori da gran parte dell'Italia e anche turisti stranieri. 

Fra le varie prelibatezze che questa terra offre, ci sono i piatti tipici della tradizione che assolutamente bisogna assaggiare:
Agnello alla Molisana
Crioli con le Noci
Il Croccante
Fettine di Vitello alla Crema di Latte
Il Fiadone
L'insalata di Maiale
Taccozze e Fagioli
Zuppa di Ortiche

La cattedrale di Isernia fu eretta sulle fondamenta di un precedente tempio pagano romano, ma venne distrutta da un terremoto nel XV sec. L’edificio fu ricostruito e purtroppo nuovamente danneggiato gravemente a causa di un evento sismico nel ‘800. La cattedrale presenta una facciata in stile neoclassico composta da un portico sormontato da un timpano sorretto da quattro colonne ioniche e due pilastri laterali, sul lato sinistro si erge il campanile in pietra a pianta quadrangolare, accanto al quale passa Corso Marcelli che lo attraversa grazie ad un passaggio sorretto da un arco; la struttura è suddivisa in tre sezioni da cornicioni, inoltre al suo interno fu incastonato l’orologio.
L’interno del tempio è suddiviso in tre navate terminanti nell’abside a pianta quadrangolare affrescata agli inizi del ‘900, nella cantoria posta sopra il portale di ingresso si trova l’organo Ruffati.

Il Museo archeologico, la biblioteca civica, la sede distacca della Sovrintendenza Archeologica e dei Beni Culturali del Molise, si trovano oggi ospitati all’interno di quello che un tempo era un convento di monache benedettine, le quali amministrarono questo luogo fino alla sua soppressione nei primi anni del XIX sec. L’edificio fu costruito nel XI sec. adiacente alla chiesa romanica del VII sec. d.C.
La biblioteca ha un notevole patrimonio raccolta di volumi, il quale si è arricchito nel tempo grazie a donazioni private, le quali si sono sommate alle iniziali raccolte religiose e manoscritti; senza contare le stampe, le pergamene, le carte geografiche, che coprono un asse temporale dal ‘500 all’800.
Da ricordare inoltre che ad Isernia è presente il sito Archeologico: " La Pineta " , il quale fu rinvenuto nel 1979 da Alberto Solinas, grazie al quale furono riportati alla luce reperti archeologici risalenti a 700.000 anni fa, oltre ai resti umani ed animali fossili come elefanti e rinoceronti, ma anche resti di Panthera leo fossilis.