Le aree con maggiori precipitazioni sono localizzate nel Matese e sulla Catena del Partenio, mentre d’inverno queste precipitazioni diventano neve, la quale difficilmente si spinge fino alla costa, ma tuttavia non manca di imbiancare la cupola del Vesuvio e del Monti Lattari.
Con l’avvento della primavera, arriva a dall’Africa il vento caldo dello Scirocco, che si carica di umidità solcando il tratto di mare che c’è fra i due continenti. Durante l’autunno sulla regione spira il Libeccio, che porta con se aria fredda, mareggiate e piogge.
Il territorio della Campania si può suddividere in tre sezioni:
- Zona interna che comprende i rilievi del Matese sino all’Irpinia, la quale è caratterizzata da un clima sub continentale con accentuate escursioni termiche
- Zona costiera che comprende la pianura e i rilievi costieri caratterizzati da un clima Mediterraneo
- Zona intermedia fra la costa e i rilievi montuosi, dove è attenuta la forza mitigatrice del Mediterraneo, e in alcune vallate l’escursione termica si fa molto più marcata, come le Valli del Calore