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Il territorio della città di Olbia si dirama su di una conca già abitata in tempo Preistorico (3.500 – 4.000 a.C.), furono rinvenuti diversi reperti, fra cui la Tomba dei Giganti risalente al 1.600 a.C. Successivamente si instaurarono sul territorio le popolazioni Nuragiche che lasciarono molto di loro: il nuraghe Riu Mulinu a Cabu Abbas e il nuraghe Putzolu ecc..
In seguito giunsero i Cartaginesi attorno al V sec. a.C. e la resero una città fortificata.
Con la conquista di Olbia da parte dei Romani nel III sec. a.C., il suo prestigio continuò ad aumentare grazie al suo porto, a questo si aggiungeva il terreno florido dell’entro terra, che consentiva buoni raccolti. In oltre i romani costruirono tre arterie per mettere in comunicazione la città di Olbia con il resto della Sardegna. Olbia fu anche un importante centro militare, in quanto queste terre erano minacciate sia dai Corsi che da altre popolazioni locali. La città in oltre era così importante da avere anche un foro, le terme e un acquedotto cittadino.
Con la caduta dell’impero Romano e con la successiva invasione delle popolazioni barbariche, prima fra tutte quella dei Vandali, Olbia conobbe un declino e un tempo oscuro, in quanto successivamente passò sotto il controllo dell'impero Bizantino e preda continua delle incursioni dei pirati saraceni. Successivamente a questo periodo la Sardegna si divise in 4 giudicati, uno dei quali era appunto quello della Gallura con Olbia a fare da centro nevralgico politico di controllo.
Nel XII sec. il territorio fu preso dai Pisani, i quali ricostruirono la città là dove un tempo sorgeva a ridosso del mare e diedero un forte impulso economico. Nel XIV sec. Olbia divenne dominio Aragonese e tutto crollò nuovamente, soprattutto l’importanza del porto per le rotte commerciali, le quali furono totalmente annullate, per incentivare quelle spagnole, in oltre furono istituite nuovamente le servitù feudali e le incursioni dei pirati continuarono a mietere vittime fra la popolazione. La città fu di conseguenza spopolata e la gente cercò rifugio in zone più sicure. Nel corso dell’800 avvennero una serie di cambiamenti e di manovre che cercarono di risistemare l’assetto economico della città attraverso la realizzazione della ferrovia, in quanto ad Olbia iniziava a nascere l'industrializzazione, questo portò ad una crescita demografica della città a fronte dello spopolamento delle campagne.
Durante la seconda guerra mondiale la città fu duramente bombardata.
La cattedrale dedicata a San Pietro fu edificato nel XV sec., come semplice chiesa, la quale fu riedificata successivamente, dell'impianto originale resta il campanile e il portale d'ingresso. Accanto alla cattedrale fu edificato l'Oratorio del Rosario, dove all'interno è custodito un altare decorato in oro zecchino. Nell'800 la chiesa di San Pietro fu elevata a cattedrale. L'interno è composto da un'unica navata sormontata da una volta a botte.
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