PROVINCIA DI OLBIA TEMPIO

COMUNI DI OLBIA - TEMPIO

La provincia di Olbia – Tempio è di recente costituzione, infatti la sua formazione risale al 31 agosto 2006.
La provincia presenta una costa frastagliata e ricca di insenature e golfi:
Golfo di Olbia, Golfo di Arzachena, Golfo di Cugnana, Golfo di Marinalla, Cala di Volpe, Cala Vall'Alta.
Difronte alla costa sono presenti diverse Isole: Isola Tavolara, Isola Molara, Isola Mortorio, Isola Soffi, sino a menzionare le più celebri e le più importanti che formano l'arcipelago della Maddalena a nord della provincia lungo le Bocche di Bonifacio a confine con la Corsica, le quali costituiscono anche il Parco Nazionale dell'Arcipelago della Maddalena. Andando verso l'interno si incontrano i promontori: Monti di Alà dove le vette superano di poco i 1000 metri, mentre lungo la costa a est si trova il Monte Nieddu e a ridosso della città di Tempio si trova il Monte Limbara. Il territorio è ricco di corsi d'acqua: i fiumi Bassacutena e Baldu sono affluenti del fiume Liscia, il quale sgorga dalle acque del Lago omonimo; a seguire si trova il fiume San Simone e Lernu. Invece i fiumi Sant'Elena, Conca e Bandu Abzolas percorrono la provincia verso ovest, andando a confluire nel lago di Coghinas a confine con la provincia di Sassari.

Olbia si affaccia sull’omonimo Golfo, il quale si dirama fino l’interno delle terre emerse. Di fronte alla costa si trovano due isole: Isola Tavolara e l’isola Molara.
L’isola Tavolara è una spianata di roccia calcarea, la quale ha una lunghezza di 6 km e larga circa 1 km. L’isola presenta un assetto urbano quasi inesistente, a seguito dell’editto emanato dal comune di Olbia di non edificabilità del territorio, per preservare la natura di questo luogo, che d’estate è meta di moltissimi turisti. Qui trovano rifugio l’uccello delle tempeste e il falco pellegrino.

La città di Tempio sorge su di un altopiano all'ombra del monte Limbara che svetta con i suoi 1359 metri e dista circa 30km dalla costa.
La città di Tempio fu fino al XX sec. la capitale della Gallura, la città era un centro importante sia politico che religioso a partire dal XVIII sec. La città fu fondata in epoca romanica ed aggrebbe di importanza a partire dal '500, in quanto la popolazione cercò riparo verso l'interno dalle coste dove non poter essere attaccata dai pirati. Tale aumento demografico continuò anche nei secoli successivi, modificando così l'aspetto urbano della città di Tempio divenuta nell'800 capitale della Galurra. È con l'inizio del XIX sec. che inizia la fase dell'industrializzazione anche per la città di Tempio, dove si instaura il primo stabilimento per la produzione di sughero.






Itinerario della Provincia >>



Luoghi Religiosi

Palazzi e Monumenti

Piazze e Vie


Comuni della Provincia

 

Immagini

Cosa Visitare Cagliari

Eventi e Manifestazioni

Link Utili

Visitiamo i Comuni della Provincia




Scegli nella nostra library i comune della provincia da Esplorare

Il territorio della città di Olbia si dirama su di una conca già abitata in tempo Preistorico (3.500 – 4.000 a.C.), furono rinvenuti diversi reperti, fra cui la Tomba dei Giganti risalente al 1.600 a.C. Successivamente si instaurarono sul territorio le popolazioni Nuragiche che lasciarono molto di loro: il nuraghe Riu Mulinu a Cabu Abbas e il nuraghe Putzolu ecc..
In seguito giunsero i Cartaginesi attorno al V sec. a.C. e la resero una città fortificata.

Con la conquista di Olbia da parte dei Romani nel III sec. a.C., il suo prestigio continuò ad aumentare grazie al suo porto, a questo si aggiungeva il terreno florido dell’entro terra, che consentiva buoni raccolti. In oltre i romani costruirono tre arterie per mettere in comunicazione la città di Olbia con il resto della Sardegna. Olbia fu anche un importante centro militare, in quanto queste terre erano minacciate sia dai Corsi che da altre popolazioni locali. La città in oltre era così importante da avere anche un foro, le terme e un acquedotto cittadino.

Con la caduta dell’impero Romano e con la successiva invasione delle popolazioni barbariche, prima fra tutte quella dei Vandali, Olbia conobbe un declino e un tempo oscuro, in quanto successivamente passò sotto il controllo dell'impero Bizantino e preda continua delle incursioni dei pirati saraceni. Successivamente a questo periodo la Sardegna si divise in 4 giudicati, uno dei quali era appunto quello della Gallura con Olbia a fare da centro nevralgico politico di controllo.

Nel XII sec. il territorio fu preso dai Pisani, i quali ricostruirono la città là dove un tempo sorgeva a ridosso del mare e diedero un forte impulso economico. Nel XIV sec. Olbia divenne dominio Aragonese e tutto crollò nuovamente, soprattutto l’importanza del porto per le rotte commerciali, le quali furono totalmente annullate, per incentivare quelle spagnole, in oltre furono istituite nuovamente le servitù feudali e le incursioni dei pirati continuarono a mietere vittime fra la popolazione. La città fu di conseguenza spopolata e la gente cercò rifugio in zone più sicure. Nel corso dell’800 avvennero una serie di cambiamenti e di manovre che cercarono di risistemare l’assetto economico della città attraverso la realizzazione della ferrovia, in quanto ad Olbia iniziava a nascere l'industrializzazione, questo portò ad una crescita demografica della città a fronte dello spopolamento delle campagne.

Durante la seconda guerra mondiale la città fu duramente bombardata.

L'economia della provincia Olbia- Tempio è in continua espansione, grazie soprattutto al settore del turismo che negli ultimi decenni ha fatto registrare sempre un continuo aumento nelle aree della Costa Smeralda e dell'Arcipelago della Maddalena, luoghi di incanto per il paesaggio naturale. Questo fu anche uno dei fattori che fece aumentare il tasso demografico nella provincia.
Sempre ad attrazione turistica sono anche gli impianti termali, grazie alle acque oligominerali che sgorgano dalla fonte di Rinaggiu.

Gioca una sua importanza anche il settore industriale, primo per importanza gli stabilimenti Bolton Group, produttori di tonno in scatola, i quali si collocano accanto al settore alimentare e della trasformazione alimentare. Un altro segmento importante è quello della lavorazione del granito, della lavorazione del sughero e della cantieristica navale.

Oltre al porto turistico, Olbia ha anche un aeroporto con collegamenti verso le principali città italiane, un tempo servite solo dalla compagnia Meridiana, mentre ora sono presenti anche altre compagnie. Anche i trasporti interni sono rapidi, come la ferrovia che mette in comunicazione Olbia con Cagliari e Sassari.

Già in epoca antica Olbia era un importante porto commerciale, negli ultimi anni del ‘900 questa città è divenuta molto importante per i traffici e le rotte turistiche sia aeree che crocieristiche, dando un notevole slancio al settore terziario e del turismo. Oggi lo scalo portuale Olbia Marittima serve le rotte principali verso: Genova e Civitavecchia.

CENTRI TURISTICI OLBIA - TEMPIO

La Costa Smeralda si estende da Porto Quantu a Cala Razza di Juncu, questo territorio è diviso fra il comune di Arzachena e quello di Olbia, tale nome deriva dai colori che il mare offre in questi luoghi, che fu anche la motivazione per la quale nella seconda metà degli anni '50 diversi imprenditori italiani e stranieri vennero ad investire in queste terre per costruire villaggi e attrazioni turistiche, divenendo un centro di attrazione per facoltosi imprenditori e gente benestante. Il centro della Costa Smeralda si sviluppa attorno a Porto Cervo, dove si trova il fulcro della vita mondana per eccellenza, qui si trova in oltre un importante porto turistico, dove attraccano ogni anno diversi yacht e barche da sogno.

Santa Teresa di Gallura si affaccia sulle Bocche di Bonifacio, la città prende il nome dala sposa di re Vittorio Emanuele I. Negli ultimi anni questa località prettamente contadina, ha mutato il suo assetto economico, puntando totalmente verso il turismo, grazie alle sue bellezze naturali.

Arcipelago della Maddalena si trova a nord ed è formato da un insieme di sette isole di origine granitiche: Maddalena, Santo Stefano, Spargi, Caprera, Budelli, Razzoli e Santa Maria. L'economia di questa area è prettamente turistica, ma dopo la stagione estiva, rimangono solo i pescatori. Queste isole furono già importanti come base commerciale durante l'epoca dei Romani e successivamente sotto il dominio dei Pisani. Agli inizi del '900 fu realizzata sull'isola della Maddalena un'importante base navale, questo diede un notevole impulso al ripopolamento di queste isole. Attualmente sull'isola si trova il Comando militare Marittimo della Sardegna e la scuola per sottufficiali della Marina Militare.

Il tempio dedicato al vescovo San Simplicio martire, fu edificata in stile romanico nel XI sec. e rimaneggiata nel corso dei secoli. La facciata in pietra di granito è tripartita da lesene e abbellita da una sezione di trifore sorrette da colonne marmoree. L’interno si compone di tre navate sorrette da pilastri e colonne, sormontate da un soffitto a volte, sotto l'altare maggiore si trovano i resti di San Simplicio.
Nel 1993 la chiesa è stata nominata Basilica Minore.

La cattedrale dedicata a San Pietro fu edificato nel XV sec., come semplice chiesa, la quale fu riedificata successivamente, dell'impianto originale resta il campanile e il portale d'ingresso. Accanto alla cattedrale fu edificato l'Oratorio del Rosario, dove all'interno è custodito un altare decorato in oro zecchino. Nell'800 la chiesa di San Pietro fu elevata a cattedrale. L'interno è composto da un'unica navata sormontata da una volta a botte.