RACCONTI DI FIRENZE
Racconti da Personaggi Illustri che hanno visitato Firenze nel passato, i quali scrivono lettere descrivendo ciò che la città fa percepire de se stessa agli occhi dei visitatore.
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Il primo insediamento sul territorio di Catania risale al VIII sec. a.C. quando la popolazione locale dei Sicani fondò la città con il nome di :”Katane”. La città successivamente passò sotto il dominio dei Greci, la quale fu in lotta continua con la rivale Siracusa per i domini del territorio. Nel III sec. a.C. la città di Catania fu conquistata dai Romani, i quali fecero erigere diverse opere pubbliche come l’anfiteatro, il teatro, il Foto, una serie di complessi termali e l’Odeon.
Con la caduta dell’impero Romano la città passò sotto il dominio Bizantino nel VI sec. d.C., ma gli Arabi nel IX sec. presero possesso dei territori Catanesi, apportando nuove conoscenze e tecniche anche nell’ambito agricolo. Nell’XI sec. i Normanni si succedettero al potere, i quali fecero edificare la cattedrale, mentre agli inizi del XIII sec. fu iniziata la costruzione del castello Ursino per volere di Federico II di Svevia. Successivamente il dominio della città passò sotto il dominio Borbonico.
Nel corso dell’800 la città di Catania conobbe un forte aumento demografico, che non ebbe un positivo riscontro sull’aspetto urbano della città. Il XIX sec. vide realizzare a Catania diverse opere come la ferrovia, l’ampliamento del porto, la realizzazione del cimitero monumentale, i giardini pubblici e anche il teatro.
La cattedrale di Catania è dedicata a S. Agata, il tempio fu realizzato nel XI sec. su quelle che in epoca romana erano le terme Achilliane. A causa del terremoto del XVII sec. fu nuovamente riedificata dal Vaccarini, dell'epoca normanna rimangono solamente le absidi e i torrioni. La facciata barocca è costituita da tre ordini di colonne, con un attico realizzato in marmo di Carrara e adornata dalla statua raffigurante S. Agata. Il portale principale ligneo è adornato da trentadue formelle, dove sono raffigurate scene della vita di Sant'Agata. Accanto all'edificio fu edificato nel '300 il campanile a base quadrata. La torre durante i secoli subì diversi crolli a causa dei terremoti che si verificarono nel corso della storia e puntualmente fu sempre danneggiato.
La chiesa intitolata a San Nicolò fu edificata nel XVII sec., ma la sua realizzazione la si deve a secoli prima, a partire dal XII sec. per volere di Federico III d'Aragona, il quale fece erigere da prima un monastero. Il senso di incompletezza è dato dalla facciata con le otto colonne interrotte, anche se le sue dimensioni rimangono imponenti con i suoi 105 metri di lunghezza e 48 metri di altezza, la causa principale per la quale i lavori non furono mai portati a compimento come da progetto originario era principalmente a causa dei terremoti e successivamente anche quella per la mancanza fondi.
L’interno è composto da una pianta a croce latina, suddiviso in tre navate sorrette da piloni, lungo le quali si trovano le cappelle impreziosite da marmi. Dal lato sinistro del transetto si accede alla sagrestia nella quale si trovano mobili di gusto rococò e al monumento dei caduti della prima guerra mondiale.
L’anfiteatro romano di Catania risale al II sec. a.C., presenta una forma ellittica con un diametro di 123 metri, oggi di questa struttura è solo visibile una piccola parte. La struttura dell'anfiteatro fu smantellata da Teodorico, il quale la utilizzò come cava personale per la costruzione di edifici, oltre che per la costruzione delle chiese. L'edificio fu riportato alla luce con gli scavi dei primi anni del '900, per essere successivamente aperto al pubblico. Durante la seconda guerra mondiale l'anfiteatro fu utilizzato come rifugio contro i bombardamenti.
Il castello Ursino fu realizzato nel XIII sec. per volere di Federico II di Svevia, dalla mano dell'architetto Riccardo da Lentini, l'edificio militare ha una base quadrata e su ogni angolo presenta un torrione di forma cilindrica. Nei secoli successivi furono apportate delle modifiche alla costruzione, come l’aggiunta delle mura difensive e divenire anche la sede di un carcere. Con l'eruzione dell'Etna del 1669 fu coperto il fossato che proteggeva il castello, mentre con il terremoto del 1693 furono compromesse alcune sezioni dell'edificio stesso. Tuttavia l'edificio fu recuperato dalla casata Borbonica e adibito a guarnigione continuando anche ad ottemperare il ruolo di prigione.
Oggi all’interno del castello è presente il Museo comunale fondato agli inizi del ‘900, dove sono esposti diversi pezzi interessanti come statue, busti, quadri, oggetti di porcellana e gioielli.
Il palazzo municipale di Catania si affaccia su piazza del Duomo, è chiamato anche palazzo degli "elefanti", fu edificato nel XVII sec. e rielaborato dal Vaccarini nel secolo successivo. Degli arredi interni non è rimasto nulla a causa di un incendio scoppiato nel 1944 causato da una rivolta popolare, il palazzo fu riaperto solamente nel 1952.
Il teatro romano si trova nel centro storico di Catania ed è circondato da edifici che lo rendono invisibile al turista che non conosce la città, il teatro risale al II sec. d.C. ed aveva un diametro di 87 metri, la cavea era realizzata con blocchi calcarei divisa da tre corridoi dedicati all'accesso del pubblico.
La piazza del Duomo fu il nuovo centro dopo il terremoto che si verificò nel XVII sec., in questo luogo furono concentrati il potere civile e quello religioso. Nella piazza fu collocata nel XVIII sec. la fontana dell’Elefante, opera realizzata dal Vaccarini, il quale unì l’emblema dell’elefante (di origine romana) con l’obelisco egizio, i quali sono sormontati dalla statua di S. Agata. La figura dell'elefante è realizzata in pietra vulcanica porosa.
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