COMUNE DI TRAPANI

Il nome alla città di Trapani risale al periodo di colonizzazione Greca, quando diedero a questo luogo il nome di “Drepanon”, ovvero “Falce”. Questo appellativo fu dato per la conformazione naturale del porto a forme di falce. La città di Trapani fu un punto strategico per la popolazione dei Fenici per i traffici commerciali. Con la conquista del territorio da parte dei Mussulmano la città fu edificata in stile orientale dando in oltre un nuovo slancio economico. Con l’aumento demografico registrato nel XIII sec. si decise la bonifica di nuove zone costiere per l’insediamento urbano. Sul finire dell’800 la città è in continua espansione tanto da dover abbattere le mura cittadine, al fine di favorire una nuova edificazione del territorio circostante.

La città di Trapani si trova a ovest della Sicilia, nel croce via fra il Mar Tirreno e il Mar Mediterraneo, questo in passato le consentì di poter sviluppare un capillare traffico commerciale del sale. La città di Trapani si sviluppa lungo la costa e sulla piana sormontata dal monte Erice (757 metri di altitudine), accanto alla città scorre il fiume Chinisia. Fanno parte della provincia anche l'arcipelago delle Isole Egadi: Isola Favignana, Marettimo, Levanzo; a queste si aggiunge l'isola di Pantelleria.

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La città di Trapani fu fondata dalla popolazione degli Elimi nel XI sec. a.C. , due secoli più tardi accolsero una colonia Fenicia, aumentando quindi i traffici commerciali della città. Con l'arrivo dei coloni Greci, la città di Trapani iniziò la sua fortificazione. Nel II sec. a.C. i Romani tentarono l'assedio via mare della città ma i Cartaginesi riuscirono a respingere l'offensiva, il generale Romano Catulo vinse la battaglia nelle isole Egadi, abbattendo le linee difensive dei Cartaginesi, aprendo quindi la strada alla conquista della città di Trapani. La città sotto l'impero Romano perdette il suo splendore storico che aveva acquistato sotto l'influenza Fenicia, riducendo quindi i suoi traffici commerciali e anche il cantiere navale fu smantellato.
Con la caduta dell'Impero Romano la città di Trapani fu assediata dai barbari, e successivamente fu conquistata dai Bizantini. Con l’avvento dei Normanni, grazie a Ruggero II, la città continuò il suo cammino economico, grazie al porto che divenne la porta d'Oriente, a questo si aggiunsero l’artigianato locale e la lavorazione di prodotti di pregio come il corallo e i materiali preziosi. Successivamente la città passò da prima sotto i domini degli Angioini e successivamente degli Aragonesi. Sotto il dominio Spagnolo la città fu nuovamente innalzata a livello di importanza per la sua importanza militare, ma nel '600 a causa di carestie e pestilenze il suo lustro cessò. Sotto l'impero dei Borboni l'area circostante la città di Trapani fu bonificata, per consentire l'espansione dell'area urbana. Sempre in questo periodo fiorisce l'industria, soprattutto quella legata alla conservazione - trasformazione e trasporto dei tonni e del sale. Successivamente con lo sbarco a Marsala di Garibaldi nel 1860 la città fu annessa al Regno d'Italia e decadde come punto strategico militare.
Con l'avvento del XX sec. fu realizzata la linea ferroviaria Trapani – Palermo , l'inizio del nuovo secolo fu un periodo brillante per la cittadina che si elevò per importanza dell'esportazione dei suoi prodotti tipici, tale benessere si rispecchiò anche nella vita quotidiana e in ambito cultura. Negli anni '20 del '900 fece capolino in città il Fascismo, che si prolungherà fino alla seconda guerra mondiale, quando gli alleati bombardarono e rasero al suolo gran parte della città. La situazione post bellica vide la città riprendersi lentamente, solo con l'arrivo degli anni '60 la città ricominciò a riattivarsi industrialmente. Tuttavia la storia ci ricorda alcuni momenti di devastazione a causa della furia di madre natura, come l'inondazione del 1965 e il terremoto del 1968 nella Valle del Belice.

L'economia della città fino al XIX sec. era retta dal commercio del sale, e la commercializzazione del tonno. A questi si affiancarono ben presto altri prodotti esportati in altre zone dell'Europa come il vino Marsala e l'olio; oltre ai prodotti dell'artigianato locale, legati alla realizzazione di gioielli e manufatti dove la materia prima era il corallo. Nel secolo successivo, dopo la ricostruzione post bellica, la città ricominciò a muovere gli ingranaggi dell'economia, la città fu dotata di un arsenale per la realizzazione di navi, le saline vennero nuovamente rivalutate in ambito internazionale dell'export. La città di Trapani fu improntata a partire dagli anni '90 verso il settore turistico, a seguito di diversi piani volti al recupero della città, sia in ambito culturale che in ambito naturalistico. Oggi il settore terziario avanzato turistico occupa gran parte della popolazione attiva di Trapani, grazie alle bellezze naturali di cui si compone la sua provincia, molto valorizzato è sicuramente il turismo balneare e quello costiero, dovuto alle partenze verso le Isole Egadi. L'arcipelago delle Egadi si raggiungono mediante i collegamenti marittimi di aliscafi che partono da Trapani, e che durante il periodo estivo aumentano il numero dei viaggi per favorire l'afflusso dei turisti. Tuttavia ancora oggi il settore primario consente l'utilizzo di una gran parte della popolazione attiva del posto, grazie alla pesca (tonno), all'industria estrattiva del marmo e delle saline.
Il settore del terziario ha conosciuto anche un maggior sviluppo delle infrastrutture e dei collegamenti verso le principali città dell'isola, come Palermo, raggiungibile per mezzo dell'autostrada, in oltre a pochi chilometri dalla città, verso Marsala si trova l'aeroporto Trapani – Birgi , che sta attirando diversi investimenti, al fine di poter essere uno scalo importante a livello nazionale, collegato con le più importanti città d'Italia, ma anche una nuova tratta turistica – commerciale verso l'Europa.
Importante è anche il porto di Trapani, dal quale salpano le navi con rotta verso le Isole Egadi (polo attrattivo turistico), Cagliari , Tunisi e Livorno.

Le isole Egadi sono di origine calcarea e arenacee, la più grande è quella di Favignana, a seguire l'isola Marettimo e quella di Levanzo. L'arcipelago oggi è riserva Naturale Marittima.
L'isola di Favignana fu utilizzata nei secoli come cava di tufo, come carcere dagli Spagnoli, ma anche dagli Austriaci e dai Borboni. La risorsa più grande dell'isola è ancora oggi la Tonnara, in quanto la sua posizione naturale spinge le correnti del mare verso l'isola, che ne sbarra la strada, facendo quindi di questa terra emersa il luogo di arrivo delle rotte dei tonni.
L'isola di Levanzo è conosciuta soprattutto per la grotta dei Genovesi, ove furono rinvenuti i graffiti di epoca Preistorica.
L'isola di Pantelleria si trova allargo dell'isola Siciliana, è l'isola più grande dopo quella di Malta. L'isola si trova nel canale di Sicilia, ed ha un forte richiamo turistico, grazie alla sua conformazione naturale e alla presenze di grotte dove in alcune sgorgano sorgenti di acqua a 100°C (l'isola è di origine vulcanica), alle quali si aggiungono le “caldarelle” sorgenti termali ove l'acqua sgorga a 70°C; da citare anche altri elementi naturali come le “mofette” esalazioni di anidride carbonica e le “buvire” pozzi di acqua salmastra. Altre attrazioni turistiche dell'isola sono senza dubbio le insenature e le spiagge, nonché la sua natura incontaminata. Il rilievo più importante è costituito dalla vetta della Montagna Grande che tocca gli 836 metri, ciò che resta di uno dei 24 coni vulcanici. L'isola si pensa che agli inizi fu abitata nel Neolitico da una popolazione Africana proveniente dalla Libia, che qui si stabilì in quanto la terra e la natura forniva sostentamento all'intera popolazione. Di questo periodo sono rimaste alcune costruzioni chiamate “Sesi”, altro non sono che tumuli di grossi blocchi di pietra, collocati in una forma semicircolare, dove all'interno erano ricavati degli ambienti per i componenti della famiglia. Di questi edifici resta ben poco, in quanto molte delle pietre furono utilizzate per la costruzione dei villaggi, realizzati soprattutto durante la dominazione Araba, quest'ultima durò per circa 400 anni, ma che tuttavia portò grandi benefici per l'economia, soprattutto quella agricola.

La cattedrale di Trapani fu edificata nella prima metà del XVII sec. , sulle fondamenta si un precedente edificio trecentesco. La facciata si presenta in stile barocco, la quale è adornata da un portale settecentesco . L'interno è suddiviso in tre navate sorrette da colonne.
La chiesa del Collegio fu realizzata nel '600 ed intitolata all'Immacolata Concezione, il tempio presenta una facciata barocca ornata da colonne e marmi, l'interno è suddiviso in tre navate.

Il santuario dell'Annunziata di Trapani fu edificato nel XIV sec. suddiviso in tre navate, furono apportati nuovi accorgimenti nel '700 accorpando l'ambiente interno in un'unica navata. La facciata si apre con un portale in stile gotico, sopra il quale troneggia il rosone, accanto all'edificio svetta il campanile edificato nel XVII sec. in stile barocco.

La chiesa intitolata a San Domenico presenta un pre-impinato risalente al XIV sec., ma che fu manipolato nei secoli successivi. La facciata si apre con il rosone trecentesco, adiacente alla chiesa si trova il chiostro dei Domenicani e il campanile .
All'interno del tempio è conservato il sarcofago con le spoglie di Manfredi, figlio di Federico III d'Aragona.

La chiesa fu realizzata nel '300 e affidata all'ordine degli Agostiniani . Con il passare dei secoli cambiò anche il suo utilizzo principale, in quanto questo tempio fu usato per le assemblee del senato cittadino, oltre che per le cerimonie civili e religiose. La chiesa conserva ancora la facciata originaria, dove fu realizzato il rosone composto da archetti e il portale gotico.

L'edificio intitolata a Santa Maria del Gesù fu edificato nel '500 con facciata in stile gotico , l'interno è suddiviso in tre navate sormontate da volte a vela.

Il palazzo della Giudecca fu costruito dalla famiglia Ebraica Ciambra, all'interno del Ghetto cittadino. L'edificio realizzato in stile plateresco, presenta una torre decorata a bugnato e un grande portale.

Il palazzo Senatorio fu costruito a cavallo fra il '600 e i '700 in stile barocco, con la facciata adornata da statue . Accanto all'edificio svetta la torre dell'orologio.

Nella piazza intitolata a Vittorio Emanuele fu collocata la statua equestre raffigurante il sovrano, accanto alla quale fu aggiunta la fontana del Tritone; quest'ultima adiacente ai giardini pubblici aperti nel corso del XIX sec. e al palazzo Comunale.

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