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La città di Trapani fu fondata dalla popolazione degli Elimi nel XI sec. a.C. , due secoli più tardi accolsero una colonia Fenicia, aumentando quindi i traffici commerciali della città. Con l'arrivo dei coloni Greci, la città di Trapani iniziò la sua fortificazione. Nel II sec. a.C. i Romani tentarono l'assedio via mare della città ma i Cartaginesi riuscirono a respingere l'offensiva, il generale Romano Catulo vinse la battaglia nelle isole Egadi, abbattendo le linee difensive dei Cartaginesi, aprendo quindi la strada alla conquista della città di Trapani. La città sotto l'impero Romano perdette il suo splendore storico che aveva acquistato sotto l'influenza Fenicia, riducendo quindi i suoi traffici commerciali e anche il cantiere navale fu smantellato.
Con la caduta dell'Impero Romano la città di Trapani fu assediata dai barbari, e successivamente fu conquistata dai Bizantini. Con l’avvento dei Normanni, grazie a Ruggero II, la città continuò il suo cammino economico, grazie al porto che divenne la porta d'Oriente, a questo si aggiunsero l’artigianato locale e la lavorazione di prodotti di pregio come il corallo e i materiali preziosi. Successivamente la città passò da prima sotto i domini degli Angioini e successivamente degli Aragonesi. Sotto il dominio Spagnolo la città fu nuovamente innalzata a livello di importanza per la sua importanza militare, ma nel '600 a causa di carestie e pestilenze il suo lustro cessò. Sotto l'impero dei Borboni l'area circostante la città di Trapani fu bonificata, per consentire l'espansione dell'area urbana. Sempre in questo periodo fiorisce l'industria, soprattutto quella legata alla conservazione - trasformazione e trasporto dei tonni e del sale. Successivamente con lo sbarco a Marsala di Garibaldi nel 1860 la città fu annessa al Regno d'Italia e decadde come punto strategico militare.
Con l'avvento del XX sec. fu realizzata la linea ferroviaria Trapani – Palermo , l'inizio del nuovo secolo fu un periodo brillante per la cittadina che si elevò per importanza dell'esportazione dei suoi prodotti tipici, tale benessere si rispecchiò anche nella vita quotidiana e in ambito cultura. Negli anni '20 del '900 fece capolino in città il Fascismo, che si prolungherà fino alla seconda guerra mondiale, quando gli alleati bombardarono e rasero al suolo gran parte della città. La situazione post bellica vide la città riprendersi lentamente, solo con l'arrivo degli anni '60 la città ricominciò a riattivarsi industrialmente. Tuttavia la storia ci ricorda alcuni momenti di devastazione a causa della furia di madre natura, come l'inondazione del 1965 e il terremoto del 1968 nella Valle del Belice.
Le isole Egadi sono di origine calcarea e arenacee, la più grande è quella di Favignana, a seguire l'isola Marettimo e quella di Levanzo. L'arcipelago oggi è riserva Naturale Marittima.
L'isola di Favignana fu utilizzata nei secoli come cava di tufo, come carcere dagli Spagnoli, ma anche dagli Austriaci e dai Borboni. La risorsa più grande dell'isola è ancora oggi la Tonnara, in quanto la sua posizione naturale spinge le correnti del mare verso l'isola, che ne sbarra la strada, facendo quindi di questa terra emersa il luogo di arrivo delle rotte dei tonni.
L'isola di Levanzo è conosciuta soprattutto per la grotta dei Genovesi, ove furono rinvenuti i graffiti di epoca Preistorica.
L'isola di Pantelleria si trova allargo dell'isola Siciliana, è l'isola più grande dopo quella di Malta. L'isola si trova nel canale di Sicilia, ed ha un forte richiamo turistico, grazie alla sua conformazione naturale e alla presenze di grotte dove in alcune sgorgano sorgenti di acqua a 100°C (l'isola è di origine vulcanica), alle quali si aggiungono le “caldarelle” sorgenti termali ove l'acqua sgorga a 70°C; da citare anche altri elementi naturali come le “mofette” esalazioni di anidride carbonica e le “buvire” pozzi di acqua salmastra. Altre attrazioni turistiche dell'isola sono senza dubbio le insenature e le spiagge, nonché la sua natura incontaminata. Il rilievo più importante è costituito dalla vetta della Montagna Grande che tocca gli 836 metri, ciò che resta di uno dei 24 coni vulcanici. L'isola si pensa che agli inizi fu abitata nel Neolitico da una popolazione Africana proveniente dalla Libia, che qui si stabilì in quanto la terra e la natura forniva sostentamento all'intera popolazione. Di questo periodo sono rimaste alcune costruzioni chiamate “Sesi”, altro non sono che tumuli di grossi blocchi di pietra, collocati in una forma semicircolare, dove all'interno erano ricavati degli ambienti per i componenti della famiglia. Di questi edifici resta ben poco, in quanto molte delle pietre furono utilizzate per la costruzione dei villaggi, realizzati soprattutto durante la dominazione Araba, quest'ultima durò per circa 400 anni, ma che tuttavia portò grandi benefici per l'economia, soprattutto quella agricola.
Il santuario dell'Annunziata di Trapani fu edificato nel XIV sec. suddiviso in tre navate, furono apportati nuovi accorgimenti nel '700 accorpando l'ambiente interno in un'unica navata. La facciata si apre con un portale in stile gotico, sopra il quale troneggia il rosone, accanto all'edificio svetta il campanile edificato nel XVII sec. in stile barocco.
La chiesa intitolata a San Domenico presenta un pre-impinato risalente al XIV sec., ma che fu manipolato nei secoli successivi. La facciata si apre con il rosone trecentesco, adiacente alla chiesa si trova il chiostro dei Domenicani e il campanile .
All'interno del tempio è conservato il sarcofago con le spoglie di Manfredi, figlio di Federico III d'Aragona.
La chiesa fu realizzata nel '300 e affidata all'ordine degli Agostiniani . Con il passare dei secoli cambiò anche il suo utilizzo principale, in quanto questo tempio fu usato per le assemblee del senato cittadino, oltre che per le cerimonie civili e religiose. La chiesa conserva ancora la facciata originaria, dove fu realizzato il rosone composto da archetti e il portale gotico.
L'edificio intitolata a Santa Maria del Gesù fu edificato nel '500 con facciata in stile gotico , l'interno è suddiviso in tre navate sormontate da volte a vela.
Il palazzo della Giudecca fu costruito dalla famiglia Ebraica Ciambra, all'interno del Ghetto cittadino. L'edificio realizzato in stile plateresco, presenta una torre decorata a bugnato e un grande portale.
Il palazzo Senatorio fu costruito a cavallo fra il '600 e i '700 in stile barocco, con la facciata adornata da statue . Accanto all'edificio svetta la torre dell'orologio.
Nella piazza intitolata a Vittorio Emanuele fu collocata la statua equestre raffigurante il sovrano, accanto alla quale fu aggiunta la fontana del Tritone; quest'ultima adiacente ai giardini pubblici aperti nel corso del XIX sec. e al palazzo Comunale.
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