L'area del Ternano è una fra le più ricche città del centro Italia per reperti archeologici. Tali scoperte furono effettuate a seguito degli scavi iniziati nel XIX sec. , che portarono alla luce insediamenti di epoca arcaica e romana, un esempio è sicuramente il ritrovamento dell'anfiteatro romano. Il territorio è inoltre conosciuto per la presenza delle cascate delle Marmore, le quali in epoche passare erano decantate nelle prose o ritratte nei capolavori di artisti viaggianti. Nei primi anni del '900 le fabbriche dismesse furono recuperate, per reinserirle nel contesto urbano, in alcune infatti è stato possibile realizzarci un museo dell'industria; sempre a Terni è possibile visitare il museo di paleontologia, dove sono in mostra alcuni scheletri di animali risalenti a più di 1 milione di anni fa: stegosauri, elefanti, felini ecc... Con il passare del tempo Terni si è ampliata, arricchendosi di opere d'arte anche moderne come "l'obelisco Lancia di Luce" di Arnaldo Pomodoro.
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A partire dal Neolitico i territori del ternano furono abitati dagli Umbri, questa scelta di collocazione fu sicuramente derivante dalla presenza di molte fonti d'acqua. Nel III sec. a.C. i romani conquistarono questa regione e costruirono una via più accessibile e veloce che conducesse a Roma: la Via Flaminia e un porto fluviale denominato "porto dell'olio".
Nel 90 a.C. fu emanato dal senato romano l'editto con il quale si estendeva la cittadinanza a tutta la popolazione italica, questo incentivò l'urbanizzazione locale e la costruzione di edifici pubblici come l'anfiteatro, le terme, il teatro e il foro.
Alla caduta dell'Impero Romano, anche questa regione fu invasa dalle popolazioni barbariche. In età feudale, a seguito dei continui conflitti, furono edificate vere e proprie muraglie e roccaforti, oltre a torri di avvistamento. Con la crescita del potere della chiesa dopo il XI sec. l'Umbria fu interessata dai conflitti imperiali e papali, che videro frapposte le due fazioni dei guelfi e ghibellini. Nel 1159 Federico Barbarossa, sceso in Italia, dichiarò guerra a Spoleto, la quale cadde sotto la sua armata. Successivamente dedicò le sue attenzioni anche a Terni che si ribellò all'Imperatore, il quale di conseguenza la fece distruggere. Il feudo creato dal Barbarossa passò in diverse mani, sempre all'interno dei rapporti fra Chiesa e Impero: Orsini, Ladislao di Napoli, Braccio Fortebraccio e gli Sforza.
Fu grazie al cardinale Egidio Albornoz che la situazione volse a favore del papato nel XIV sec. tanto che il potere temporale impedì la nascita di signorie, permettendo al clero di governare su questi territori sino all'Unità d'Italia.
Con l'avvio dell'industrializzazione il Ternano fu identificato come il territorio ideali per la costruzione delle acciaierie, che gli valsero il soprannome di "Manchester d’Italia". La massiccia presenze di industrie siderurgiche e di aziende che si occupavano della lavorazione dei minerali, fecero sì che durante i bombardanti della seconda guerra mondiale la città fosse presa di mira a tal punto da essere gravemente distrutta, perdendo una larga parte del patrimonio storico della città, il quale fu ricostruito durante il periodo post bellico dagli architetti Ridolfi e Frankl.
Nella provincia di Terni furono costruiti in epoca Medioevale diversi edifici fortificati a difesa del territorio del Ternano, questi edifici si dividevano fra rocche, castelli, torri ecc.. una vera e propria edilizia militare. Molti di questi edifici risalgono al periodo del dominio temporale del papato, sotto il controllo del cardinale D'Albornoz, che amministrava i beni della Chiesa. Successivamente, con il cessare delle continue guerre per l'espansione del territorio, le costruzioni fortificate cessarono il loro compito difensivo e vennero di conseguenza rimodellate ai nuovi usi e consumi, trasformandosi in dimore estive o palazzi. Oggi alcune di queste rocche e castelli sono divenuti sede museali o municipali, mentre altre sono ancora di proprietà di privati, oppure ristrutturati ed utilizzati come luoghi di villeggiatura turistici.
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