REGIONE VALLE D'AOSTA

La Valle d’Aosta è una regione a statuto speciale, con capoluogo Aosta; confina a nord con la Svizzera, ad ovest con la Francia e a sud con il Piemonte. Il territorio è interamente montuoso, il massiccio del Monte Bianco è la vetta più elevata della regione, oltre che dell’Europa, il quale domina il territorio circostante con i suoi 4810 metri d’altitudine, in successione si colloca il Monte Rosa 4634 m, il Cervino 4478m e il Gran Paradiso 4061m, collocato nella parte meridionale del territorio che dà il nome anche al Parco Nazionale che ricopre una superficie di 70.000 ettari, il quale fu istituito nel 1922 per cercare di salvare alcune specie in estinzione come gli stambecchi, camosci, marmotte e gli ermellini; attualmente vivono anche lupi, cinghiali ed alcune specie di uccelli come il gallo forcello, il gheppio, il gracchio alpino e la pernice bianca; in totale il territorio destinato ad area protetta è di circa il 10% della regione stessa.

Le valli della Valle d’Aosta furono scavate dall’erosione e dai movimenti dei ghiacciai, che un tempo ne dominavano l’intera superficie, di cui oggi ne restano ben pochi, circa 250, fra i quali citiamo il Ghiacciaio della Brenva e quello del Miage. Negli ultimi 30 anni la superficie del ghiacciai si è ridotta notevolmente, tanto che si parla oggi di estinzione dei ghiacciai.

La valle collocata al centro della regione fu formata dalla continua erosione della Dora Baltea, mentre tutto attorno si stagliano i fianchi delle montagne ricoperti da boschi di abete rosso e larice, ma anche di roverella e pino silvestre nelle zone più aride, in totale la superficie boschiva ricopre più del 25% della regione.

La Valle d’Aosta è una regione autonoma, la quale ha una propria personalità giuridica, la quale si basa sui principi della costituzione della Repubblica Italiana e sullo statuto regionale. Gli Organi della Regione sono: il Consiglio della Valle, la Giunta regionale e il Presidente della Regione.

Il Consiglio della Valle è costituito da 35 consiglieri eletti a suffragio universale, esso ha la funzione legislativa.

Il Consiglio Regionale viene eletto ogni 5 anni, gli eletti a loro volta eleggono: il Presidente, l’Ufficio di presidenza e le Commissioni.

Il presidente della Regione è un organo esecutivo e detiene anche le funzioni di prefetto, promulga le leggi e i regolamenti regionali.

La Regione Valle d’Aosta è competente autonomamente sulle seguenti materie:

-         Ordinamento degli uffici della Regione

-         Ordinamento degli enti Locali

-         Polizia locale

-         Agricoltura e foreste

-         Strade e lavori pubblici

-         Urbanistica

-         Acque minerali, pubbliche e termali

-         Caccia e pesca

-         Industria Alberghiera, turismo

-         Istruzione

-         Fiere e mercati

La Valle d’Aosta è la regione meno abitata della penisola Italiana, tuttavia l’immigrazione ha un input positivo per la bilancia demografica, questo fenomeno è dovuto all’attrazione del settore turistico alberghiero che richiama molti lavoratori stagionali. Le città più popolate sono Pont Saint Martin e Chatillon. Il tasso di disoccupazione è fra i più bassi di tutta la penisola, grazie soprattutto al settore terziario, in maggior parte quello turistico alberghiero relativamente al periodo della stazione invernale quando si aprono le piste sciistiche. La regione ha conosciuto una crisi edilizia e anche dell’acciaio negli anni ’80-’90, a causa della chiusura dell’erogazione di finanziamenti governativi. La regione è divenuta un corridoio di passaggio per il trasporto di merci su strada da e per la Francia, che a partire dagli anni ’60, a seguito della realizzazione del traforo del Monte Bianco, è andato sempre aumentando, questo ha anche portato un incremento del giro d’affari per il comparto della ristorazione. I centri culturali della regione sono soprattutto affidati all’opera della città di Torino, che dista a pochi chilometri dal confine regionale.

INDEX

ITINERARI TURISTICI DELLA REGIONE

Castello di Verres

PROVINCIA DELLA REGIONE

La valle d'Aosta fu abitata a partire dal V sec. a.C. dalla popolazione ligure-gallica dei Salassi, la quale fu sottomessa dalla forza dei romani nel 25 a.C. , i quali fondarono Augusta Praetoria (che diverrà l’attuale Aosta). Questa regione fu per i romani un punto strategico militare per il controllo del valico attraverso le Alpi; di questa epoca storica restano ancora l’Arco di Augusto, la Porta Praetoria, il Teatro e il Criptoportico forense.

Nel medioevo la regione fu invasa dai barbari: Burgundi, Ostrogoti, Bizantini, Longobardi ed in fine i Franchi nel 774.

Nel 1032 divenne contea di Umberto Biancamano, capo stipite della dinastia Sabauda. In epoca fascista si cercò di “italianizzare” la regione, introducendo come uso esclusivo della lingua parlata l’italiano, sopprimendo l’insegnamento della lingua francese e degli stessi giornali in lingua straniera. Nel ’27 con il decreto Rattazzi la Val d’Aosta fu declassata a provincia, passando quindi sotto il controllo della regione Piemonte.

Si dovette attendere il 1945 per rendere nuovamente autonoma la regione e nel ’48 con l’istituzione dello Statuto Speciale.

La regione Valle d’Aosta per molto tempo ebbe un’economia basata sull’agricoltura e pastorizia, chi non riusciva a trovare un impiego era costretto ad emigrare in Francia o in Svizzera per lavori stagionali o per risiedervi in modo definitivo. Soltanto con la ripresa economica del dopo guerra ci fu una controtendenza dei flussi migratori, infatti la regione godette dello sviluppo economico del turismo e dell’industria, arrivando a produrre un reddito pro capite che si colloca fra i più alti d’Italia.
Le montagne sono un ostacolo per lo sfruttamento del territorio per l’agricoltura, difatti il 35% del territorio risulta improduttivo, di conseguenza l'agricoltura è quasi inesistente, infatti concorre solo per il 2% del PIL regionale, ed è per questa ragione che sono stati stanziati dei fondi statali al fine di non perdere questa risorsa, che contribuisce al sostentamento dell’ecosistema regionale già molto fragile. Si coltivano patate, cereali, vite e alberi da frutta: mele e pere. Le zone montane sono quindi utilizzate per i pascoli dove si allevano soprattutto bovini, le aree non sfruttate sono lasciate ai boschi (pini, larici e abeti). Il settore estrattivo è molto limitato, a seguito della chiusura delle principali miniere di antracite e magnetite. Sono solide invece le piccole imprese legate al compartimento chimico, alimentare, del legno e dell’artigianato.

La Valle d'Aosta è un produttore primario di energia elettrica, grazie allo sfruttamento dei torrenti presso i quali sono stati possibili insidiare centrali idroelettriche, le quali producono un surplus di energia che viene convogliata verso il Piemonte. Nel settore industriale è presente la siderurgia e l’edilizia , anche se quest’ultima ha sofferto della crisi immobiliare.

Ben strutturato è invece il turismo, settore trainante della regione, che con i suoi centri di: Courmayeur, Gressoney, Cogne ecc.. richiama ogni anno un buon afflusso di turisti, attratti principalmente dalla stagione turistica invernale, i quali si recano presso gli impianti sciistici; anche il periodo estivo è divenuto un nuovo momento di alta stagione, grazie alla possibilità di poter effettuare passeggiate e trekking in mezzo alla natura. Oltre al fascino della natura, un’altra attrazione rimane quella storica- architettonica dei castelli medioevali del XII-XV sec. dislocati nel territorio regionale.

La regione Valle d’Aosta, così come molte delle regioni montane, ha una gastronomia prettamente basata sull’utilizzo di carni, formaggi e verdure; le ricette hanno subito nei secoli l’influenza della vicinanza con la Francia, nonché dei signori del regno di Savoia; a queste mescolanze si aggiungono anche le tradizioni come nel caso del pane, il quale è per la maggior parte fatto con la farina di segale.

Un antipasto tipico della regione è lo sformato di patate, al quale si aggiunge del latte e una dose di formaggio a piacere.

Fra i primi piatti ricordiamo la zuppa di orzo con costine di maiale e verdure, la zuppa alla valtellinese molto sostanziosa preparata con patate, cavoli , toma, fontina , burro e cipolla.

Fra i secondi piatti è molto popolare il Camoscio alla Valdostana, si utilizza il filetto messo a bagno nel vino rosso, successivamente cotto in pentola con l’aggiunta della grappa. Le costolette alla Valdostana sono cucinate con l’aggiunta alla carne della fontina e del prosciutto cotto, successivamente impanata e fritta non nell’olio, in quanto nella regione non si coltiva la pianta dell’ulivo, ma nel burro. Questi secondi piatti si sposano perfettamente con la polenta, che in regione è cotta al forno e accompagnata con diverse tipologie di sughi, fra i quali molto saporito è quello di lepre.

Fra i dolci citiamo il Blanc Manger il quale ha un impasto a base di panna, zucchero e vaniglia, ma anche le Tegole di Aosta che altro non sono che tavole di pasta di mandorle ricoperte da uno strato di cioccolato, oppure la crema di Brochat ottenuta dall’addensamento del latte, vino e zucchero. Un altro dolce che ricorda la regione Valle d’Aosta è la crostata guarnita di marmellate, che possono essere confetture di mirtillo, frutti di bosco, lamponi etc.

Una bevanda digestiva dopo i pasti è il caffè alla valdostana, alla classica tazzina di caffè si aggiunge grappa, zucchero e la scorza di limone, successivamente si fa riscaldare la bevanda in una coppa capiente, dove tutti i commensali possono bere alla fine del pasto.

Per quanto riguarda la produzione di vino, la regione coltiva principalmente uve di Pinot grigio, chardonnay e Muller Turgau, accanto al vino, anche i distillati hanno una certa importanza come le grappe e il distillato di Genepy.

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Informazioni Turistiche

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Elenco
  • Borghi
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BORGHI INCANTATI DELLA REGIONE

  • Antagnod
  • Arnald
  • Avise
  • Bard
  • Chambave
  • Donnas
  • Etroubles
  • Morgex
  • Saint Rhemy en Bosses

PERCORSI RELIGIOSI

Chiese ed Eremi da Visitare:

  • Dondena - Santuario Lago Miserin
  • Promiod
  • Cogne - Santuario di San Besso
  • Fontainemore - Santuario di Oropa
  • Buthier - Punta Chaligne
  • la Thuile - Eremo di Santi Grato e Margherita