ECONOMIA DELLA BASILICATA

L’economia della regione è basata in larga parte dalla pubblica amministrazione, alla quale si affianca una parte del piccolo commercio. In oltre la situazione è molto difficile sia per quanto riguarda l’industrializzazione che occupa circa il 25% della popolazione attiva, ma il dato allarmante è che il settore primario occupa ancora il 12% della popolazione attiva. In quest’ultimo settore molto importante è la coltivazione dei cereali, della vite, degli olivi e agrumi. L’agricoltura tuttavia si è andata con il tempo maggiormente specializzandosi, soprattutto dopo la riforma agraria degli anni ’50. Tale sviluppo mette ai primi posti nazionali la campagna di Matera per la sua produzione di cereali, mais e orzo; mentre lungo la piana sono coltivati alberi da frutto (pesche, pere, kiwi) e agrumi. Purtroppo l’assenza di una vasta rete commerciale, rende il settore primario incapace di potersi espandere a livelli internazionali, oltre a quelli nazionali, dove la concorrenza estera è entrata a spodestare le colture italiane.
L’allevamento è praticato a zone, nei territori del Materano sono soprattutto allevati ovini, suini e caprini, mentre nella zona collinare sono presenti allevamenti di bovini.
Negli ultimi anni si sono fatte notevoli scoperte a livello geologico, di fatti è stata individuata una vena di petrolio nella Val d’Agri, che attualmente estrae circa 104.000 bari al giorno di oro nero, che copre il 10% del fabbisogno italiano. In cambio delle varie concessioni di sfruttamento del territorio, la regione ha stretto accodi con lo Stato centrale per un maggior potenziamento della forza lavoro, oltre a incentivare la realizzazione di infrastrutture. Oltre al petrolio, nel sottosuolo della regione sono presenti sacche di metano, più precisamente nella Valle del Basento.
Nel comparto industriale è da notare come si stia sviluppando una nicchia di produzione incentrata sulla realizzazione di mobili nel Materanese, alla quale si affianca quella della produzione del tessile nel Potentino. Il settore secondario è strutturato principalmente attorno alle piccole e medie imprese, delle quali fanno parte gli oleifici, aziende vinicole, i pastifici e la lavorazione del marmo. Il settore può contare anche su altre industrie come quelle chimiche e metalmeccanico dello stabilimento FIAT a Melfi.
Per quanto riguarda il settore del turismo, la regione non è ancora riuscita a potenziarlo, nonostante abbia una serie di caratteristiche naturali come il Parco Naturale del Pollino e i litoranei ionici, ai quali si affianca un patrimonio storico di tutto rispetto, sostenuto principalmente dalle rovine Greche e dai “Sassi” di Matera. Questi ultimi sono stati riconosciuti come patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1993.
I trasporti in Basilicata sono resi difficile dalla situazione morfologica della regione, non solo le strade si presentano tortuose, ma anche le ferrovie non riescono a servire bene il territorio, mentre per quanto riguarda il servizio aereo, la regione è dotata di un solo piccolo aeroporto a Pisticci.