COMUNE DI SASSARI

La città di Sassari è il secondo centro urbano per importanza della regione Sardegna, collocata a nord -ovest dell'isola su di un tavolato calcareo. Il territorio presenta aree pianeggianti lungo le coste, che tendono a diventare rilievi modesti mano a mano che ci si inoltra nell'entro terra. A confine con le province di Nuoro e Oristano si trova la Catena del Goceano dove la vetta più alta è quella del monte Rasu (1259 m.). Diversi sono i corsi d'acqua che attraversano il territorio Sassarese e si dividono fra quelli che sfociano nel Golfo dell'Asinara e quelli che si gettano nel Mar di Sardegna. Nel primo caso citiamo i fiumI Silis, Mannu, il Santo e il Coghinas quest'ultimo funge anche da confine naturale con la provincia di Olbia - Tempio; mentre il fiume Temo nasce nel territorio Sassarese dalle acque confluite nel lago di Temo e si getta nel Mar di Sardegna solcando il territorio della provincia vicina di Oristano. Ci sono in oltre alcuni specchi d'acqua: Lago del Cuga, Lago di Temo, Lago Bidighinzu, Lago Lerna e il Lago del Coghinas che funge da confine con la provincia vicina di Olbia – Tempio. Fa parte del territorio della provincia di Sassari anche l'Isola dell'Asinara, alla quale si arriva agevolmente con i collegamenti da Capo del Falcone, tra l'isola e la Sardegna si trova un piccolo isolotto chiamato Piana, che fa da intersezione.

Grandi personalità sono di origine Sassarese, fra le quali tre presidenti della repubblica Italiana: Enrico Berlingue, Antonio Segni e Francesco Cossiga.

A Sassari ha preso anche vita il corpo militare della Brigata Sassari.






Itinerario della Provincia >>



Luoghi Religiosi

Palazzi e Monumenti

Piazze e Vie


Comuni della Provincia

 

Immagini

Cosa Visitare Sassari

Eventi e Manifestazioni

Link Utili

Visitiamo i Comuni della Provincia




Scegli nella nostra library i comune della provincia da Esplorare

Il territorio di Sassari era già abitato durante la Preistoria, mentre sono di epoca romana i ritrovamenti risalenti al I sec. a.C. relativi alla colonia Turris Libisonis. Nel Medioevo gli scambi commerciali con la penisola Italica avevano dato un impulso all’economica di Porto Torres. Nel XIV sec. gli Aragonesi divennero i signori di Sassari, ma dovettero comunque sedare diverse rivolte popolari, in quanto i Sassaresi non tollerarono di aver perduto la loro autonomia. Le rivolte cessarono solo con la decisione da parte dello stato centrale spagnolo di insignire Sassari a Città Regia nel XV sec.
Sotto il dominio spagnolo l’economia della città regredì a tal punto che molte zone costiere furono spopolate non solo per motivi economici, ma anche per un nuovo fattore, quello della sicurezza, in quanto le acque del mare erano infestate da navi di pirati.

Nel ‘600 la peste colpì la città dimezzando la popolazione, quest'ultima tornò ad aumentare solo con l’avvento del nuovo secolo, con il quale si ebbe anche una nuova crescita economica, trainata dal settore agrario- pastorale con la coltivazione di nuovi prodotti e con la ristrutturazione di porto Torres. Con lo sviluppo economico iniziò anche l'espansione dell'area urbana e la costruzione di nuove strade e vie di comunicazioni veloci, come la “strada reale” completata agli inizi dell'800 e che collegava Sassari con la città di Cagliari. Durante il corso dell'800 furono abbattute le mura della città, il castello trecentesco Aragonese e alcuni luoghi di culto per volere del potere centrale Sabaudo, che aveva preso il controllo della Sardegna, il quale voleva trasformare la città di Sassari su modello della capitale Torino. Il XIX sec. fu il secolo dell'industrializzazione della città, grazie a nuove figure imprenditoriali che trovarono qui grandi ricchezze minerarie e manodopera, fra i vari settori quello del trattamento del cuoio era secondo a livello nazionale in tutta Italia.

Con l'avvento del XX sec. e l'espandersi del fascismo, la città di Sassari continuò la sua crescita demografica, grazie anche a nuovi piani regolatori per la costruzione di edifici dedicati al ceto medio ed edilizia popolare. La seconda guerra mondiale colpì con meno violenza la città di Sassari che scampò a diversi bombardamenti.

La città di Sassari ha saputo potenziare il settore del terziario avanzato, il quale si è sostituito a quello agricolo – pastorale, anche se questi ultimi rimangono comunque ben sedimentati nel territorio, soprattutto per la coltivazione di primizie e di olivi. Alla base dell’economica della città di Sassari si trova anche la piccola e media industria, formata da concerie e oleifici, a queste si affianca la grande industria composta prettamente dall’assetto petrolchimico situato a Porto Torres. Per quanto riguarda il settore terziario troviamo nella città di Sassari grandi comparti dell'alta finanza ed istituti bancari come: Banco di Sardegna e Banca di Sassari, nonché Sardaleasing, quest'ultima facente parte del Gruppo bancario BPER banca, la quale ha il suo quartier generale a Modena (provincia dell'Emilia Romagna).

Il Duomo di Sassari si erge sulle fondamenta di un precedente edificio paleocristiano risalente al 1100, del quale faceva parte anche l'adiacente campanile abbellito da una serie di archetti pensili realizzato nel XIII sec. secolo, epoca in cui si iniziarono anche i lavori della costruzione dell'attuale tempio in stile romanico, Successivamente la struttura fu rivisitata e ampliata in stile gotico. Fra le varie correnti stilistiche che hanno dato vita all'involucro esterno del Duomo ricordiamo i doccioni a forma di animali mostruosi come ornamenti e contro gli spiriti malvagi, oltre alla facciata che fu rivista in stile barocco nel '700, quest'ultima presenta un portico poggiante su tre arcate, sopra il quale troneggiano le statue di martiri, mentre a chiudere l'asse stilistico è la statua raffigurante San Nicola. L'interno del tempio è ad unica navata suddivisa in due campate, la struttura architettonica conserva ancora gran parte dello stile gotico della costruzione originaria. Dalla cappella aragonese si accede al Museo del Tesoro del Duomo, dove sono conservati paramenti sacri, oggetti preziosi e opere d'arte. Sull'altare maggiore, realizzato in marmo in stile classico, si trova la pala d'altare trecentesca raffigurante la Madonna, mentre attorno si trova il ligneo coro intagliato risalente al settecento.

Il tempio di Santa Caterina fu edificato nel '500 per volere della compagnia di Gesù. L'interno è suddiviso in tre navate, quella centrale è sormontata da volte a crociera.

Il tempio intitolato a Santa Maria di Betlem risale al XII sec. il quale fu posto sotto la custodia dei frati Francescani che ne edificarono l'adiacente convento. La facciata a capanna presenta un portale adornato da colonnine culminanti in capitelli, sui quali poggiano una serie di archi concentrici. La sezione primaria è suddivisa da un cornicione adornato da archetti pensili, sopra il quale si trova il rosone, a conclusione dell'asse stilistico si trova un oculo aperto in epoca recente. L'interno è ad unica navata sormontata da volte a crociera, di grande importanza è il pulpito realizzato in stile barocco. Adiacente alla chiesa sorge il campanile di forma cilindrica e il chiostro nel quale sono esposte una serie di lapidi, mentre al centro fu collocata la cinquecentesca fontana.

La chiesa intitolata a San Pietro in Silki risale al 1100, ma fu modificata nel corso dei secoli, la prima trasformazione la si attuò nel XIII sec. quando l'edificio fu edificato in stile romanico. Accanto al tempio svetta il campanile realizzato nel 1200 e il convento dei Francescani. La facciata seicentesca si presenta in stile classico sormontata da quattro lesene, nella sezione superiore furono realizzate tre aperture per permettere alla luce di entrare all'interno del tempio, le due laterali sono decorate da un timpano. L'interno del tempio è composto da un unico ambiente ricoperto da una volte a botte. Nel presbiterio si trova l'altare maggiore seicentesco realizzato in legno ed impreziosito da intagli.

Il palazzo Ducale di Sassari divenne la sede del Municipio della città a partire dagli inizi del XX sec. L'edificio fu voluto dal duca dell'Asinara Don Antonio Mores nel XVIII sec. La facciata è realizzata in pietra calcarea e si presenta divisa in tre ordini suddivisa da lesene, con ornamenti alle finestre, fra queste quelle del primo piano risaltano per i timpani culminanti con cuspidi. Il balcone centrale invece risale al '900, momento in cui l'edificio era di proprietà dell'amministrazione locale. Nell'ingresso principale si trovano i busti di personaggi celebri della storia Italiana: Vittorio Emanuele II, Conte Cavour, Garibaldi e Mazzini; al piano nobile si trovava il salone dei ricevimenti e altre sale.

Il palazzo dell'Università fu edificato nel '500 e modificato agli inizi del XX sec. Il palazzo fu una proprietà di Alessio Fontana, il quale lo donò per fondare un collegio Universitario, l'Ateneo fu riconosciuto a tutti gli effetti nel 1617, anche se si dovette attendere l'epoca Sabauda affinché l'università prendesse slancio. Ancora oggi il palazzo ospita gli uffici e la presidenza dell'Università di Sassari e la biblioteca.

Il teatro Civico di Sassari sorge sopra le fondamenta del palazzo del Municipio, su progetto di Giuseppe Cominotti agli inizi dell'800. L'edificio fu elaborato a forma di ferro di cavallo, prendendo come esempio il teatro Carignano di Torino. Agli inizi del XX sec. il teatro decadde d'importanza e fu abbandonato sino al suo restauro e riapertura negli anni '60. La facciata dell'edificio è in stile neoclassico, suddivisa da quattro lesene in stile ionico, culminante con un frontone di forma triangolare.

Corso Vittorio Emanuele II nel periodo medioevale era la via principale della città di Sassari, su questo asse si affacciano il teatro comunale, la loggia del mercato, mentre un tempo erano edificati il Palazzo di Città e il Palazzo del Podestà, oltre agli edifici cittadini e alle botteghe; di questi edifici sono ancora in piedi Casa Canopolo al civico n.20 e Casa Farris al civico n.23.; altri edifici che meritano attenzione sono: il Palazzo ottocentesco di San Sebastiano e la chiesa seicentesca intitolata a Sant'Andrea. Corso Vittorio Emanuele II termina in piazza Sant'Antonio dove è collocata la colonna omonima realizzata nella seconda metà dell'900, sulla quale si affaccia la chiesa seicentesca intitolata al Santo, quest'ultima ha una pianta a croce latina realizzata in stile barocco.

Su Piazza Tola di affacciano edifici in stile rinascimentale e neoclassico, al centro fu collocata la statua raffigurante il magistrato sassarese Pasquale Tola. 

Su Piazza d'Italia si affaccia l'ottocentesco Palazzo della Provincia realizzato in stile neoclassico, a seguire Palazzo Giordano anch'esso di epoca ottocentesca sempre in stile neoclassico. 

Su Piazza Castello un tempo sorgeva l'antico castello trecentesco Aragonese, oggi sulle fondamenta del castello sorge la caserma La Marmora edificata sul finire dell'800. In questo edificio si trova il museo militare dedicato alla Brigata Sassari, per celebrare le gesta dei militari durante la guerra del 1915-18. Sulla piazza si affaccia anche la chiesa della Madonna del Rosario risalente al '700.