REGIONE LIGURIA

La regione Liguria è una terra densamente popolata, la quale si colloca al terzo posto dopo Campania e Lombardia. Si suddivide in quattro province: Genova, Imperia, La Spezia e Savona.
Il territorio ligure si estende ad arco, lungo una stretta fascia costiera lunga ben 300 km, confinante a nord con l'Emilia Romagna e il Piemonte, a est con la Toscana, a ovest con la Francia e a sud con il mar Ligure. Il territorio è prevalentemente montuoso e collinare, circondato dalle Alpi Liguri occidentali e orientali, nonché dagli Appennini. I fiumi sono di carattere prevalentemente torrentizio, quelli più importanti sono: Roia, Taggia, Entella e Trebbia.

Le coste di levante si presentano in gran parte elevate, rocciose e frastagliate, mentre a ponente la costa si ammorbidisce lasciando spazio anche a zone sabbiose. Il tratto costiero comprende al suo interno tre golfi: Golfo di Genova, quello della Spezia e quello del Tigullio incastonato fra Portofino e Sestri Levante. Lungo la costa di Levante si trovano diverse località conosciute in tutto il mondo per la loro bellezza, passando da Portofino sino ad arrivare alle Cinque Terre, queste ultime fanno parte dell'Unesco dal 1997, alle quali si devono aggiungere anche le isole di Palmaria, Tino e Tinetto, oltre a Portovenere. Un altro luogo da non perdere è sicuramente l'abbazzia di San Fruttuoso a Capodimonte, recuperata nel 1983 grazie all'intervento del FAI (fondo per l'Ambiente Italiano). La conformazione dei comuni Liguri si differenzia a seconda delle zone in cui sono instaurati, in quanto alcuni di essi sono arroccati sui monti e questo

fa sì che la densità della popolazione sia relativamente bassa, solamente lungo le coste si registra una maggiore densità di popolazione, oltre che nelle valli. La regione Liguria è anche quella che fa registrare il maggior tasso di invecchiamento della penisola, oltre che un basso tasso di natalità. La situazione si aggrava in quanto il flusso migratorio non è riuscito a portare una situazione di pareggio sulla bilancia demografica, infatti a fronte di un tasso basso di natalità si contrappone tuttavia un alto tasso di mortalità, questo fa sì che si crei una stagnazione nel ciclo di ripopolamento. Negli anni successivi al dopo guerra, durante la ricostruzione, la regione Liguria era da faro per le immigrazioni interne alla penisola, infatti si dovettero costruire molti quartieri nuovi, i quali per la maggior parte erano edificati senza un piano regolatore, questa situazione si verificò soprattutto nei centri costieri come Rapallo e Genova, questo causò una serie di situazioni negative sia dal punto di vista ambientale, che da quello relativo al flusso del traffico cittadino. Oggi invece si verifica una situazione contraria, non è più il grande centro urbano a richiamare la popolazione, ma ben sì il piccolo comune, che presenta una struttura urbana meglio organizzata, perché di nuova concezione, o per via del minor caos dovuto al traffico e allo stress di vita quotidiana.

Grazie al clima mite durante tutto il corso dell'anno, la regione offre agli appassionati di sport di poter praticare un gran numero di attività: trekking, mountain bike, vela, golf e free climbing. Per quest'ultimo sport sono immancabili le tappe: Monte Muzzerone nella provincia di La Spezia, la zona del Finalese in provincia di Savona e la valle Pennavaira sempre in provincia di Savona.

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  • I Borghi della Liguria e la loro seconda rinascita

    La Liguria ha al suo interno molti luoghi e paesi da visitare, sia sul lungo mare, che nell'entro terra, tutti questi luoghi hanno delle loro peculiarità che gli appartengono, ognuno e' diverso dall'altro per le caratteristiche naturali e storiche, che li hanno visti partecipi della vita della popolazione e in calcuni casi rivivere nuovamente una seconda volta dopo lo spopolamento. Continua a leggere >>

    Ville e Giardini della Liguria

    Diversi sono le ville e i giardini che popolano questa incantevole regione accarezzata dalle acque del mare e resa inespugnabile dai monti alle sue spalle, che la circondano come fosse una corona, a volte piena di spine, ma che sà donare anche bellissimi fiori. Scopriamo assieme angoli di paradiso >>

    La regione Liguria fu abitata già nel 7000 a.C., i resti che testimoniano questa presenza sono stati trovati nelle grotte lungo il fiume Penna. Con il passare dei secoli approdarono sulle spiagge della Liguria nuovi popoli come i Fenici, i Greci e i Cartaginesi, sino a quando i romani conquistarono il territorio, lasciando comunque ampia autonomia alla popolazione. A seguito della caduta dell'Impero Romano si susseguirono le invasioni barbariche, avvicendandosi al potere i Longobardi e i Franchi. Durante il Medioevo la regione conobbe la sua massima espansione, principalmente a causa di Genova, grazie alla sua flotta mercantile e alla sua potenza navale. Il suo potere iniziò al tempo delle Crociate in Terra Santa, espandendo il suo impero coloniale. Genova divenne una repubblica marittima che tesseva le trame in tutti i porti del Mediterraneo, per creare una principale egemonia sul commercio. Entrò di conseguenza in conflitto con le altre due potenze marittime dell'epoca: Venezia e Pisa. Tuttavia la repubblica non ebbe vita facile, poiché si trovò circondato da nemici molto potenti: il re francese Carlo V, il Marchese del Monferrato, i Visconti e Francesco Sforza. Nel 1528 Andrea Doria di Genova riuscì ad ottenere la protezione del re spagnolo. Nel XVII secolo Genova iniziò una nuova attività economica,  quella dei prestiti, che porterà i banchieri genovesi a finanziare la corona spagnola. Tuttavia, questo sarà anche l'iniziò il declino del potere genovese, che culminerà con l'invasione di Napoleone. Con la fine del potere napoleonico ha anche la fine dell'indipendenza della Repubblica di Genova, con il Congresso di Vienna del 1814, la regione sarà annessa al regno di Sardegna, per seguire successivamente le vicende dello Stato Italiano.

    Il clima della regione Liguria è di tipo Mediterraneo, il quale risente della vicinanza delle catene montuose che la circondano. Questa situazione genera all’interno della regioni climi differenti, a ovest si hanno minori precipitazioni con temperature miti, il territorio della provincia di Savona può avere inverni più freddi, in quanto il territorio è meno protetto dai venti settentrionali, mentre sulle coste, grazie alla forza mitigatrice del mare, gli inverni sono un po’ meno rigidi. Queste sono anche le zone dove si registra una maggiore piovosità. L’estate invece è afosa e le temperature rilevate possono anche andare ben oltre i 27 °C.
    I territori compresi fra le conche montuose hanno un clima continentale, questo vuol dire che gli inverni in queste aree sono molto più rigidi, con temperature che possono scendere anche sino a -10°C, viceversa le estati sono calde, con una forte escursione termica fra notte e giorno, ciò nonostante la temperatura rilevata può raggiungere anche i 35°C.

    Attualmente la regione Liguria riesce a sviluppare tutti e tre i settori economici, cercando di puntare sulla vendita di un prodotto qualitativo medio-alto. Questa filosofia la si riscontra già nel settore primario dove la coltivazione è effettuata per prodotto autoctono specifico, al quale seguono molti controlli, tuttavia la coltivazione non è consentita su tutto il territorio a causa della conformazione naturale, per questo motivo l’attività agricola è prevalente lungo le coste, anche con l’ausilio della tecnica dei terrazzamenti e in qualche area dell’entro terra. La produzione agricola riguarda soprattutto alberi da frutta, oliveti, viti e fiori. Molto diffusa è anche la coltivazione del prodotto biologico, che fa della Val di Vara la prima area della regione in questo settore. Il prodotto medio- alto lo si riscontra anche per la pesca e l’allevamento, in quest’ultimo è molto importante la zootecnica. L’industria ha le sue basi fondamentali nei porti dei grandi centri urbani, primo fra tutti quello di Genova, a seguire quelli di La Spezia e Savona.
    Tali poli hanno dato vita a cantieri navali e poli siderurgici, petrolchimici e della meccanica, questi grossi centri hanno fatto fatto sorgere attorno a loro nuovi satelliti economici, costituiti da aziende che fornisco loro i servizi necessari per il continuo della loro produzione. Negli anni ’80 si ebbe la crisi del settore siderurgico insieme a quello cantieristico, portuale e meccanico, a causa di altri porti concorrenti sia su scala nazionale che internazionale. Questa situazione fu la matrice dell’inizio della perdita di posti di lavoro per la regione Liguria, tale processo durò circa 10 anni, in quanto negli anni ’90 si puntò verso il terziario avanzato, come ad esempio i servizi alle imprese e alla ricerca. Attualmente si stanno sviluppando i nuovi settori ad alta tecnologia, mentre nei comuni montani è divenuta redditizia l’estrazione e la lavorazione dell’ardesia (pietra nera).
    Altri prodotti, che sono realizzati nella regione, riguardano il comparto della plastica, carta e legno.
    Un settore che Tuttavia riesce a impattarsi bene in qualsiasi economica è l'artigianato di qualità e la liguria è piena di maetri industriosi, che realizzano opere di eccellente manifattura, soprattutto per quanto riguarda la ceramica, con la quale si realizzano oggetti e vasellame.
    Ben sviluppato è anche il turismo, il quale si riversa soprattutto lungo la costa, richiamato dalle bellezze naturali del posto, come ad esempio Portofino, Cinque Terre e Portovenere. Si sono diffuse negli ultimi anni anche alternative al classico periodo di villeggiatura estiva, come la pesca- turismo e l’agriturismo, che sono attivi durante tutto il periodo dell’anno. Questo settore è anche arricchito dalla sfera culturale, grazie alla possibilità di poter visitare i borghi sparsi in tutta la regione, mostre e festival organizzati. Non ultimo è il settore dell'enogastronomia, che riscuote grande successo, in quanto unisce alla vacanza il fattore cibo, che senza dubbio per i turisti è diventata una variabile molto importante per il proprio soggiorno.
    La regione liguria offre ai suoi vacanzieri diversi prodotti, fra questi si evidenziano senza dubbio l'olio d'oliva, il pesto genovese e la produzione di vino.
    Importante è anche il fabbisogno energetico, che cresce sempre di più, a questo proposito si sono affiancate accanto alle centrali termoelettriche a combustibile fossile, quelle che sfruttano le energie rinnovabili: eoliche, fotovoltaiche, rigassificatore e sfruttamento delle biomasse.
    La regione è ben servita sia per via gomma che su rotaia, anche se limitate dalla morfologia del territorio, importanti sono anche i porti presenti nelle due riviere di ponente e levante, oltre a quello più importante d’Italia situato a Genova (uno fra i primi del Mediterraneo), il quale si estende per una superficie complessiva di 20 km, il quale permette di alloggiare circa 200 navi. Nei pressi di questa area è presente l’aeroporto Cristoforo Colombo, inaugurato nel 1962. L’aereoporto è importante non solo per il transito delle persone ma anche per le merci, molte delle quali sono destinate al fabbisogno del porto di Genova.

    La regione Liguria è ricca di aree protette, infatti sul suo territorio sono presenti un parco nazionale, 8 regionali , tre riserve naturali e una nazionale; ma anche sul fronte marino si è cercato di salvaguardare le specie in estinzione, difatti sono in essere due riserve marine e il santuario dei cetacei, quest'ultimo comprende il tratto di mare fra la Costa Azzurra e la Corsica- Liguria e Toscana.
    Il territorio ligure è ricoperto per più del 60% da superficie boschive, nelle quali si trovano faggi e abeti bianchi. La flora della regione è di carattere mediterraneo: ginestre, lentisco, mirto, leccio, timo, alloro e rosmarino. Sono in oltre presenti delle pinete composte da pini marittimi e pino domestico lungo le coste. Nelle zone montuose si trovano boschi di conifere composti da pini neri e abeti rossi, i quali sono stati introdotti dall’uomo per il fabbisogno di legname. Nel XIX sec. furono trapiantate, lungo la coste, piante decorative provenienti da parti diversi del globo (nord Africa, nord America, Asia e Oceania) come ad esempio le palme e magnolie.
    Nell’area di Levante si trova il colubro lacertino, il più grosso serpente europeo, ma non è l’unico rettile presente nella regione, in quanto si possono trovare anche esemplari di coronella girondica e di vipera. Nella zona di Ventimiglia si trova il gallo forcello, mentre sui monti Toraggio si trovano alcuni esemplari di camosci, mentre al confine con la Francia si trova la marmotta. Fra gli uccelli si ricordano il picchio rosso maggiore, il cuculo, il merlo, il fringuello e il pettirosso. Tra i rapaci invece sono presenti: l’assiolo, la civetta, il gufo comune e reale, ma anche poiana, gheppio, nibbio bruno, aquila reale, falco pellegrino e lo sparviero. Un tempo in queste aree si trovavano molti branchi di lupi, oggi invece sono quasi scomparsi, mentre è ancora presente il cinghiale, il quale si spinge anche sino ai centri abitati in cerca di cibo.
    Anche il mare riserva molte sorprese per gli amanti della Natura, infatti nelle acque del Mar Ligure sono tornate a nuotare le balene.

    La gastronomia della regione Liguria è basata principalmente su un’alimentazione di tipo mediterraneo con influenza da parte di altri paesi vicini come la Francia, ma anche lontani, questo dovuto alla storia dei mercanti genovesi che commerciavano specie e altri prodotti con l’oriente.
    I prodotti agricoli sono coltivati in terrazze, principalmente olivi (nella variante taggiasca) con le quali si ottiene il famoso patè, legumi ( fave, ceci, fagioli) con i ceci si cucina la farinata, vegetali ( carciofi e patate) con i carciofi si cucina la frittata aggiungendo funghi e mollica di pane ( i funghi sono usati anche per altre ricette da soli o uniti alle patate), verso l’entro terra montagnoso si sfrutta l’albero della castagna dalla quale si ottiene anche la farina (ingrediente fondamentale per la ricetta delle Armellette ovvero tagliatelle) e noce ( con l’aggiunta di formaggio e olio, diluita con panna o latte la ottine una salsa per condire la pasta). Un prodotto di importanza per la regione Liguria è anche l'Aglio di Triora, questo elemento lo troviamo in molte ricette della cucina tradizionale, importante soprattutto per la realizzazione del famoso Pesto al basilico famoso in tutto il mondo, dove gli ingredienti base sono: basilico, pinoli, olio extravergine, aglio, formaggio (parmigiano reggiano e pecorino) e sale. Con questa salsa si possono preparare differenti piatti, il più celebre sono le Trofie al pesto. Dalle foglie di basilico si ricava anche un liquore dal profumo delicato.
    Molto conosciuta è la focaccia ligure e la torta Pasqualina (torta salata), quest’ultima è ottenuta con un composto di bietole, uova, funghi, cipolla, ricotta, parmigiano reggiano, mollica di pane, latte olio, sale e spezie.
    Nei piatti di carne è rinomato lo Stracotto nel quale l’ingrediente base è il vitellone magro. Tra i salumi ricordiamo il salame Sant’Olcese ( il quale si mangia soprattutto in primavera con un contorno di fave).
    Le ricette a base di pesce sono differenti, dove il piatto tradizionale è lo Stoccafisso Accomodato alla Ligure, con l’aggiunta di pomodori, acciughe, pinoli, olive taggiasche, patate, olio, vino bianco, sale e pepe. Ovviamente sulla tavola si possono trovare differenti varietà di pesci e crostacei che compongono le ricette di questa terra come: orate, bianchetti, pesce luna, branzini e saraghi, ma anche gamberi e granchi.
    Tra i dolci sono da citare i Canestrelli (ciambelle di mandorle), oppure il Fagoccio (panino dolce con l’aggiunta di canditi, frutta secca profumato ai fiori d’arancio), ma anche i Baci di Alassio ( a base di pasta di nocciole).
    Molti sono i prodotti della regione Liguria che hanno ottenuto i Marchi DOC e DOP come l’olio Extravergine DOP Riviera Ligure dei Fiori. A questi si aggiungono diverse etichette vinicole: Bianchetto Genovese DOC, Vermentino Genovese DOC, Assuie DOC Brussone, Vermentino DOC Riviera di Ponenete, Pigato DOC Riviera Ligure di Ponente, Cinque Terre DOC.

    Lungo la costa ligure si possono scegliere diversi tipi di spiagge a seconda di cosa si sta ricercando in quel momento. Fra tanto mare spicca l'isola di Palmaria nel Golfo di La Spezia, di fronte a Porto Venere, la più grande isola dell'arcipelago Spezzino, inserita dall'Unesco come area Patrimonio dell'Umanità;  oppure se si desidera la natura selvaggia ci si può fermare a Punta Corvo e dopo 700 gradini nella macchia mediterranea arrivare sulla cima della scogliera; oppure a questa scelta si frappone la Spiaggia Nera di Framura, piccolo angolo di rifugio per poeti e scrittori. Se invece si vuole trovare la località del momento ci si deve dirigere a Ponente, ad Albissola Marina, dove tutto è attrezzato per il divertimento, una località definita under 30 è la Baia dei Saraceni, alla quale si accede pagando un tiket. Se alla vacanza si vuole aggiungere un tocco di romanticismo e di bellezza, ci si deve fermare a Portofino, dove dalla località di San Fruttuoso si può godere del panorama mozzafiato della Liguria, quest'area nel 1977 divenne proprietà del FAI, la quale diede nuova vita e un nuovo indirizzo economico, qui si trova l'abbazia di San Fruttuoso risalente al X sec., la quale divenne anche luogo di rifugio per pescatori e covo di pirati, che nel XVI sec. divenne di proprietà dei Doria.