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La vegetazione la si può differenziare per fasce in senso verticale, a seconda dell’altitudine raggiunta. Sino ai 600 metri domina la macchia mediterranea, composta da olivi e lecci, fino a 1300 metri si trovano boschi di castagni e querce, frazionati dalla presenza del pino laricio (soprattutto nel territorio della Sila) che fa la sua comparsa attorno agli 800 metri per poi lasciare spazio ai faggi (caratteristici delle pendici del Pollino). Oltre i 1000 metri dominano il paesaggio l’abete bianco, i faggi e il pino laricio. Sulla Sila e sull’Aspromonte i boschi vengono intervallati dalla presenza di pascoli, creatisi a seguito del disboscamento voluto dall’uomo.
Questi territori sono l’habitat di grossa selvaggina come i cinghiali, il capriolo e questi si frappongono il lupo, l’istrice, lontra, tasso, lepre, faina e donnola. Fra gli uccelli sono presenti le starne, il falco pellegrino, lo sparviero,il gufo reale, il l’allocco, il picchio nero e le quaglie. Fra i rettili si possono incontrare la testuggine Greca, i gechi, vari tipi i serpenti non velenosi, ma fra loro si cela anche la velenosa vipera Aspis. Fra le varie specie animali spicca quella della farfalla tipica delle isole del Dodecaneso: Danais chrysyppus, la quale è presente solo in questa regione d’Italia.
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